Ci sono due possibilità per i commercianti che dal primo gennaio 2020 sono tenuti ad emettere lo scontrino digitale: un registratore di cassa telematico o la procedura web dell’Agenzia delle Entrate.
Per coloro che scelgono il registratore telematico c’è un credito d’imposta al 50%, spendibile anche per l’adattamento di un vecchio macchinario. Il tetto dell’agevolazione è di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro per l’adattamento.
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Moratoria sanzioni
C’è una moratoria sulle sanzioni, fino al prossimo mese di luglio. Quindi, i commercianti hanno sei mesi di tempo nel 2020 per dotarsi del registratore telematico. Strumento che invia direttamente al Fisco tutti i dati sugli incassi, memorizzandoli, e che evita una serie di adempimenti, come il registro dei corrispettivi.
Attenzione: la moratoria di sei mesi sul’applicazione delle sanzioni si applica a partire dall’entrata in vigore dell’obbligo. Coloro che fatturano oltre 400mila euro, che quindi sono tenuti all’invio dello scontrino digitale dal luglio 2019, sono fuori dal periodo di moratoria dallo scorso primo gennaio. Per tutti gli altri esercenti, la moratoria si applica fino al 30 giugno 2020. Il registratore di cassa, lo ricordiamo, dal prossimo mese di luglio consentirà anche la partecipazione alla lotteria degli scontrini.
Cassa telematica
Ci sono diversi modelli di RT, a seconda dell’operatività dell’esercente o dell’artigiano (ad esempio RT fisso, RT portatile), spiega l’Agenzia delle Entrate nella Guida online allo scontrino elettronico. Le caratteristiche tecniche che deve possedere sono state stabilite dal provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 28 ottobre 2016, consultabile nell’area tematica “Fatture elettroniche e Corrispettivi telematici” presente nella home page.
In ogni caso, è possibile utilizzare l’RT senza connessione alla rete internet nella fase di memorizzazione e generazione dei documenti commerciali delle singole operazioni e connettere l’apparecchio alla rete internet al momento della chiusura di cassa finché non abbia completato la trasmissione.
Procedura web
La seconda opzione a disposizione dei commercianti è la procedura web “documento commerciale online”, messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate all’interno del portale “Fatture e Corrispettivi”.
Quale strumento scegliere? Dipende dalla frequenza delle operazioni, risponde il fisco. I commercianti che realizzano una frequenza elevata di operazioni, e hanno sempre usato un registratore di cassa o software gestionali per le ricevute, si doteranno del registratore telematico. La procedura online invece più indicata per coloro, come gli artigiani, che hanno sempre usato ricevute compilate a mano (come l’idraulico, l’elettricista, il falegname). L’operazione richiede tempo, perché bisogna seguire la procedura web per ogni singola operazione. E’ necessario che la connessione internet sia sempre attiva, nel momento di memorizzazione e generazione del documento commerciale.
Attenzione, segnala la guida del fisco: l’esercente può anche decidere di utilizzare sia l’RT che la procedura web: ad esempio, se ha installato l’RT presso un punto vendita ma ha anche personale che svolge attività fuori dal punto vendita (es. manutenzioni, vendita a domicilio ecc.), queste ultime operazioni potranno essere memorizzate, generando il documento commerciale da rilasciare al cliente, mediante la procedura web.