Conto alla rovescia per il saldo IMU Tasi, entro lunedì 16 dicembre bisogna pagare la seconda rata 2019 delle imposte sulla casa. Appuntamento fiscale per 25 milioni di contribuenti proprietari di immobili, che in base alle stime verseranno circa 10,3 miliardi di euro. L’importo medio della rata di fine anno per una seconda casa, secondo l’ufficio studi territoriali Uil, sarà di 535 euro, con punte sopra i mille euro nelle grandi città. Il saldo di dicembre per una prima casa di lusso, invece, sarà intorno ai 1300 euro, con punte sopra i 3mila euro. Ricordiamo brevemente le regole fondamentali per effettuare correttamente il versamento del saldo IMU-TASI.
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La prima cosa da fare è controllare l’aliquota decisa dal Comune in cui si trova l’immobile. Le delibere comunali sono pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze, oppure è possibile consultare direttamente il sito dell’amministrazione locale, che molto spesso contene anche tutte le altre indicazioni necessarie per versare l’IMU. Molto in sintesi, se l’aliquota non è cambiata nel 2019, l’importo del saldo di dicembre sarà esattamente uguale a quello della prima rata (versata in base alle aliquote 2018), perché come è noto le due rate sono ognuna al 50%. Nel caso in cui, invece, sia intervenuta una nuova delibera comunale, bisogna applicare la nuova aliquota facendo quindi il conguaglio con il saldo di dicembre. Sono 234 i Comuni che hanno alzato le aliquote 2019, tra cui Torino, La Spezia, Pordenone e Avellino. Sono state invece ridotte le aliquote a Firenze, Grosseto, Pavia, Lucca, Taranto, Biella, Vercelli.
Molto in sintesi, il calcolo IMU e TASI si effettua partendo dalla rendita catastale, aumentata del 5%, moltiplicata per il coefficiente relativo alla destinazione d’uso dell’immobile (per le abitazioni il coefficiente è 160, per gli uffici 80, per i negozi 55, per i laboratori artigiani 140, per i capannoni industriali 65). Spesso i siti delle amministrazione comunali hanno un tool online che consente di effetture il calcolo.
Il pagamento si effettua utilizzando il bollettino F24 (bisogna barrare la voce saldo), oppure il bollettino postale.
Chi ha acquistato la casa nel corso dell’anno, deve pagare IMU e TASI in base ai mesi di possesso. Ricordiamo che l’IMU-TASI non si paga sulle prime case, a meno che non siano di lusso. Per quanto riguarda la TASI, c’è anche una quota a carico dell’inquilino, che varia dal 10 al 30% a seconda della delibera comunale, ed è fissata al 10% se il Comune non ha deliberato.