Ondata di lettere di compliance ai contribuenti le cui posizioni fiscali presentano anomalie: questa volta, l’Agenzia delle Entrate si concentra sulle Partite IVA che hanno emesso fatture elettroniche e poi non hanno presentato le comunicazioni IVA.
In base a quanto risulta, si tratta di circa 55mila tra imprese, lavoratori autonomi e professionisti, a quali il Fisco chiede di mettersi in regola.
Si tratta di irregolarità che risultano dall’incrocio dei dati a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, rafforzati proprio dall’introduzione della fattura elettronica.
Le lettere di compliance arrivano via PEC (Posta Elettronica Certificata) e contengono tutte le indicazioni sulle anomalie riscontrate e sulle modalità per regolarizzare la propria posizione. Sono anche consultabili online nella sezione riservata al contribuente del portale Fatture e corrispettivi, accessibile tramite credenziali.
=> Ravvedimento per ogni reato fiscale
In estrema sintesi, contengono l’invito a mettersi in regola presentando la dichiarazione IVA entro il prossimo 30 aprile, pagando l’imposta dovuta con sanzioni e interessi, approfittando però delle riduzioni previste dal ravvedimento operoso.