I negozianti al momento dell’acquisto, su richiesta del cliente, devono inserire un codice cliente / lotteria nel registratore telematico per consentire la partecipazione alla lotteria degli scontrini e a fine giornata trasmettono gli scontrini elettronici all’Agenzia delle Entrate.
L’unica eccezione è rappresentata dagli operatori della Sanità (ad esempio, le farmacie), che non possono effettuare questa operazione fino al 30 giugno 2020 per dare tempo al Fisco di mettere a punto soluzioni che garantiscano il rispetto del trattamento dei dati personali.
Sono in estrema sintesi le indicazioni contenute nel provvedimento del 31 ottobre 2019 dell’Agenzia delle Entrate, che contiene le indicazioni operative per far partire, dal prossimo gennaio 2020, la lotteria degli scontrini regolamentata dalla legge 232/2019, commi da 540 a 544.
Riguardano sia la trasmissione tramite registratore telematico sia l’utilizzo della procedura web dell’Agenzia dlele Entrate per ottemperare gratuitamente all’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.
E’ il cliente a decidere se vuole partecipare o meno alla lotteria degli scontrini. Nel caso in cui voglia farlo, richiede al negoziante un codice lotteria da associare all’acquisto e trasmettere al Fisco.
Il codice viene automaticamente generato per ogni singolo acquisto, può essere inserito dal commerciante anche tramite lettura ottica.
Nel momento della chiusura giornaliera, il registratore telematico elabora i dati e predispone un file xml che comprende tutti gli acquisti che partecipano alla lotteria degli scontrini (contrassegnati dal codice lotteria). Poi, li invia all’Agenzia delle Entrate, utilizzando un apposito protocollo (ci sono tutti i dettagli nel provvedimento delle Entrate). Sono possibili anche procedure di reso e annullo.
Ciascun file può contenere fino a 100 documenti e non può superare i 60kb. E’ necessario che almeno una di questi due elementi venga rispettato, quindi il file deve contenere o 100 documenti oppure raggiungere la dimensione massima consentita.
La trasmissione di un flusso dati contenente un numero inferiore di documenti dovrebbe avvenire a fronte della chiusura cassa giornaliera o di avvenimenti estemporanei.
Il Fisco procede nel rispetto delle normative sulla privacy: il divieto per tutti i soggetti che inviano i dati al sistema tessera sanitaria di trasmettere gli scontrini per il primo semestre del 2020 dipendono dalla necessità di individuare soluzioni tecniche adeguate al rispetto del trattamento dei dati. Questi soggetti non posso quindi trasmettere il codice cliente, almeno per il primo semestre 2020.