L’articolo 58 (Quota versamenti in acconto) del DL 124/2019 – decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 – cambia la ripartizione degli acconti per i contribuenti soggetti agli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità). Le due rate IRPEF, IRES e IRAP diventano di pari importo, ossia ognuna pari al 50% (e non più al 40% la prima e al 60% la seconda).
Il decreto è già in vigore e la modifica opera da subito, applicandosi per l’anno d’imposta in corso. Vuole dire, essendo il secondo acconto in scadenza il prossimo 2 dicembre 2019 (ed essendo stato calcolato il primo al 40%), i soggetti interessati pagheranno con una sorta di sconto del 10%.
Versamenti in acconto
Come si legge nel decreto:
A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto per i soggetti di cui all’articolo 12-quinquies, commi 3 e 4, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, i versamenti di acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta sul reddito delle società, nonché quelli relativi all’imposta regionale sulle attività produttive sono effettuati […] in due rate ciascuna nella misura del 50 per cento, fatto salvo quanto eventualmente già versato per l’esercizio in corso con la prima rata di acconto con corrispondente rideterminazione della misura dell’acconto dovuto in caso di versamento unico.
=> ISA: note aggiuntive per evitare i controlli
Platea
Il nuovo metodo di calcolo degli acconti fiscali si applica ai soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA e che dichiarano ricavi o compensi non superiori ai limiti fissati per ciascun indice.
Gli acconti al 50% valgono anche per i soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese soggetti ad ISA, ossia i collaboratori di imprese familiari o coniugali, soci di società di persone, di capitali trasparenti o associazioni professionali.