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Rottamazione Ter: proroga a dicembre

di Anna Fabi

Pubblicato 23 Ottobre 2019
Aggiornato 22 Gennaio 2020 10:27

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Chi non ha versato per tempo le rate può rientrare nella rottamazione ter prorogata nel decreto fiscale collegato alla manovra 2020.

E c’è anche una mini rottamazione delle cartelle esattoriali nel decreto fiscale collegato alla manovra 2020: in realtà, si tratta di una riapertura dei termini per coloro che avevano già aderito alla precedente rottamazione ter senza però pagare per tempo la rata di luglio.

Questi contribuenti hanno una nuova possibilità di “restare” nella sanatoria, versando la rata di luglio entro il prossimo 2 dicembre.

Tecnicamente è una rimessione in termini, che riguarda non solo coloro che hanno aderito alla rottamazione dello scorso anno ma anche chi aveva presentato istanza di rottamazione-bis senza poi rispettare la scadenza del 7 dicembre 2018 per saldare le tre rate in scadenza lo scorso anno. Questi contribuenti, infatti, avevano comunque la possibilità di presentare domanda di rottamazone ter.

Anche nel caso in cui non l’avessero fatto, ora possono rientrare nell’operazione che consente il mini-condono delle cartelle esattoriali.

La data entro cui bisogna effettuare il versamento è il 2 dicembre (sarebbe il 30 novembre, ma cade di sabato). Non bisogna presentare nuove domande o chiedere nuova documentazione. Basta effettuare il versamento del dovuto, in base a quanto previsto dal bollettino che non è stato saldato, e che resta utilizzabile.

=> Rottamazione cartelle: adesione estingue giudizio

Coloro che erano stati espulsi dalla rottamazione ter per non aver rispettato il pagamento di fine luglio, facendolo poi in ritardo, sono automaticamente “ripescati“, ovvero rimessi nei termini. Significa che nei loro confronti viene meno la decadenza dalla rottamazione, nella quale sono appunto reinseriti.

Non solo: nel caso in cui il Fisco avesse già ripreso procedure esecutive, queste vengono sospese in considerazione del fatto che il contribuente rientra nella rottamazione.

Le rate vanno pagate entro le scadenze per non rischiare di perdere il diritto alla definizione agevolata. Ci sono comunque cinque giorni di tolleranza, quindi il ritardo massimo consentito è il 7 dicembre: siccome cade di sabato, dovrebbe esserci tempo fino a lunedì 9 dicembre.

Ricordiamo intanto che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione invia entro la fine di ottobre le comunicazioni a tutti coloro che hanno fatto domanda di rottamazione ter e di saldo e stralcio in occasione della riapertura 2019. Entro il 31 ottobre arrivano anche le risposte dell’agente della riscossione alle domande di saldo e stralcio: i contribuenti non ammessi sono automaticamente inseriti alla rottamazione ter.