Tante le questioni lasciate aperte dal vecchio Esecutivo sulle quali il neo Governo Conte Bis deve trovare la quadra. Tra queste anche la possibile unificazione di IMU e TASI e la generale riforma della riscossione locale. A rivelare le intenzioni in merito è stato il viceministro dell’economia e delle finanze, Antonio Misiani, in occasione di un convegno della CNA. Secondo le anticipazioni di Misiani, tra gli interventi che il Governo ha in agenda in materia di fiscalità locale c’è quello di unificare IMU e TASI, prevedendo inoltre la deducibilità al 100% sugli immobili strumentali.
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Riforma della riscossione locale
Tra gli obiettivi quello di semplificare la riscossione locale, le cui complicazioni hanno ormai raggiunto livelli paradossali, secondo il viceministro, a causa del moltiplicarsi di aliquote, esenzioni e trattamenti di favore. Misiani ha definito l’attuale riscossione locale «un colabrodo» che necessita di riforma.
Misiani ricorda che sono passati 10 anni dalla legge delega che ha introdotto il federalismo fiscale nel nostro Paese. Nel frattempo l’affastellarsi di interventi ha fatto diventare il sistema complicato ai limiti dell’assurdità.
È giunto il momento di semplificare e sfoltire. Se i Comuni sono dei colabrodo dal punto di vista del sistema della riscossione tutto questo poi si ritorce sui contribuenti.
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IMU-TASI verso l’unificazione
Tornando all’unificazione IMU-TASI, nonostante la proposta di riforma portasse la firma del deputato della Lega, Alberto Gusmeroli, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, il neo Governo M5S-Pd sembra essere intenzionato a riprendere questo progetto, definito da Misiani di «assoluto buonsenso».
La base imponibile è la stessa, sono sostanzialmente due imposte con qualche differenza che però gravano sugli stessi immobili con doppio adempimento e pagamento.
Deducibilità per immobili strumentali
Via libera, nel programma del Governo, anche alla deducibilità al 100% dell’IMU sugli immobili strumentali, portata al 50% dal Decreto Crescita. Le deduzioni integrali dell’IMU dovrebbero prendere il via a partire dal 2023.
La misura dovrebbe essere inserita nella prossima Legge di Bilancio che avrà tra le priorità proprio la riduzione del cuneo fiscale e del carico tributario su cittadini e imprese.
Ne parlerò con il ministro Roberto Gualtieri, i costi di realizzazione della misura sono affrontabili, non stratosferici.