Si riducono le risorse disponibili nel 2019 per la Nuova Sabatini, che finanzia in modo agevolato l’acquisto di macchinari e digitalizzazione delle PMI: in base all’ultimo report ministeriale resta il 14% delle risorse.
Al 31 agosto scorso, le imprese avevano prenotato 1 miliardo 476 milioni 1.710 euro. Significa l’86% delle disponibilità 2019. Il finanziamento totale supera i 17 miliardi.
La Nuova Sabatini, lo ricordiamo, finanzia l’acquisto di beni strumentali nuovi, software e tecnologie digitali delle PMI: è previsto un finanziamento agevolato da parte della banca e un contributo ministeriale che copre gli interessi sul prestito in percentuali che cambiano a seconda della tipologia di investimento: 2,75% per gli investimenti ordinari, 3,575% per tecnologie digitali, sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, Industria 4.0.
La domanda si presenta direttamente alla banca, utilizzando l’apposito modulo pubblicato sul sito del ministero, che va firmato digitalmente e inviato via PEC, posta elettronica certificata. Ricordiamo infine che dal primo maggio 2019, le domande per importi inferiori a 100mila euro prevedono il versamento in un’unica soluzione.
=> Nuova Sabatini: la procedura di domanda per gli incentivi
Il finanziamento è fino a 5 anni, fra i 20mila euro e i 4 milioni e va interamente utilizzato per coprire gli investimenti.
In base ai dati di agosto, l’investimento medio è di 222mila 600 e cresce con le dimensioni dell’impresa: supera i 390mila per le medie imprese, è sotto i 200mila per le aziende di piccole dimensioni.
Situazione attuale
Crescono sia gli investimenti ordinari in macchinari nuovi sia quelli in digitale 4.0.
Le Regioni più attive sono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, mentre in coda alla classifica dei finanziamenti richiesti ci sono Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna.
Per quanto riguarda infine i settori che maggiormente utilizzano l’agevolazione, in testa il manifatturiero, seguito da trasporto e magazzinaggio.