L’esenzione dal pagamento del canone RAI è subordinata all’assenza di convivenza dell’avente diritto con altri soggetti, diversi dal coniuge, che siano titolari di un reddito proprio. Questo vale anche nel caso in cui il convivente sia un caregiver professionale, tipicamente badante, che riceva per la propria prestazione assistenziale una regolare retribuzione.
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Canone RAI se c’è badante
A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate (risposta n. 242/2019 a specifico interpello) sul caso di un contribuente che, di per sé, avrebbe avuto diritto alle esenzioni dal canone RAI essendo titolare di un reddito annuo inferiore a 8.000 euro. La convivenza con la badante – regolarmente assunta e retribuita con i soldi della pensione percepita, integrata con INPS Home Care Premium e con l’aiuto economico dei figli – secondo il parere delle Entrate fanno perdere il diritto a fruire del beneficio. Questo anche se la convivenza con il caregiver professionale risulta evidentemente necessaria da uno stato di elevata invalidità.
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Esenzione Canone RAI
In generale, per beneficiare dell’esenzione del canone RAI sono richiesti i seguenti requisiti (legge n. 244/2007):
- aver compiuto 75 anni di età entro il termine per il pagamento del canone di abbonamento RAI (attualmente il 31 gennaio ed il 31 luglio di ciascun anno);
- non convivere con altri soggetti, diversi dal coniuge, o dal soggetto unito civilmente, titolari di un reddito proprio;
- possedere un reddito annuo che, unitamente a quello del proprio coniuge – o del soggetto unito civilmente – non sia complessivamente superiore a euro 6.713,98 (per le richieste di esenzione relative agli anni fino al 2017) oppure a euro 8.000,00 (per le richieste di esenzione presentate dall’anno 2018, a seguito dell’entrata in vigore del decreto del 16 febbraio 2018 del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Ministro dello Sviluppo Economico).