Conto alla rovescia iniziato per la presentazione del modello 730: questa è l’ultima settimana per inviare il modello dichiarativo all’Agenzia delle Entrate. La scadenza è martedì 23 luglio, sia per chi presenta il 730 via web utilizzando la precompilata, sia per chi si rivolge a un CAF o a un professionista.
In entrambi i casi, bisogna presentare anche il modello per la scelta della destinazione dell’8, 5 e 2 per mille: la scheda va compilata anche se non si esprime alcuna scelta.
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Invio del 730 precompilata
Ricordiamo, in estrema sintesi, le regole fondamentali: i contribuenti che scelgono di utilizzare il modello precompilato possono inviarlo senza modifiche (e in questo caso hanno una serie di vantaggi, ad esempio sul fronte dei controlli fiscali e degli eventuali rimborsi), inserire nuovi elementi rispetto a quelli calcolati, effettuare delle correzioni.
In tutti i casi, l’invio va effettuato entro il 23 luglio. Dopo la trasmissione, nell’area riservata del sito viene messa a disposizione la ricevuta di avvenuta presentazione. Il contribuente, anche dopo l’invio, può sempre visualizzare e stampare il proprio modello 730.
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Invio tramite intermediario
Per quanto riguarda la presentazione tramite CAF o professionista, al quale naturalmente va data apposita delega, è importante ricordare che bisogna fornire la documentazione necessaria per verificare la correttezza dei dati da inserire. L’intermediario dovrà conservarne copia (mentre gli originali restano al contribuente) e rilasciare un visto di conformità (che attesta la veridicità dei dati riscontrati).
Al contribuente vanno consegnati copia della dichiarazione e prospetto di liquidazione, modello 730-3, nel quale sono evidenziate eventuali variazioni intervenute a seguito dei controlli effettuati e sono indicati rimborsi e trattenute.
Il Fisco consiglia di controllare attentamente la copia della dichiarazione e il prospetto di liquidazione elaborati dall’intermediario per riscontrare tempestivamente eventuali errori.
Attenzione agli errori: nel caso in cui il contribuente si renda conto di aver inserito delle inesattezze nel 730, non può più rimediare annullando il documento inviato e trasmettendone uno nuovo (questa operazione era consentita solo fino allo scorso 20 giugno). Dovrà rimediare inviando, entro il 25 ottobre, il 730 integrativo.
Se però l’errore comporta il pagamento di un’imposta più bassa, quindi il contribuente ha un minor credito o un maggior debito rispetto a quanto risulta dalla dichiarazione inviata, la correzione va effettuata presentando il modello Redditi Pf entro il 30 settembre (dichiarazione correttiva nei termini), oppure entro la presentazione del modello Redditi dell’anno successivo, o ancora entro il 31 dicembre del quinto anno successivo (in questi ultimi due casi, si pagano interessi e sanzioni).