Calabria e Molise non hanno raggiunto gli obiettivi previsti dai rispettivi piani di rientro dai deficit sanitari relativamente all’esercizio 2018, pertanto per l’anno 2019 saranno previste maggiorazioni sia per le aliquote IRAP sia per l’IRPEF.
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Lo annuncia il Ministero dell’Economia e delle Finanze, stabilendo l’aumento dell’aliquota IRAP nella misura di 0,15 punti percentuali e dell’addizionale regionale IRPEF di 0,30 punti percentuali.
Per quanto riguarda l’IRAP, la maggiorazione avrà effetto sull’acconto 2019 che dovrà essere determinato con il metodo storico o con il metodo previsionale.
La maggiorazione delle aliquote dell’addizionale regionale IRPEF, invece, produrrà effetti nell’anno 2020, sebbene per i lavoratori dipendenti che cessano il rapporto di lavoro in corso d’anno, i datori di lavoro possono detrarre l’importo dell’addizionale regionale 2019 applicando l’aliquota maggiorata, e quello delle rate residue dell’addizionale regionale 2018, alle quali si applica la previgente aliquota.
Secondo quanto previsto, in Calabria per le cessazioni avvenute nel 2019 i sostituti d’imposta dovranno applicare l’aliquota maggiorata pari a 2,03 punti percentuali, mentre in Molise la maggiorazione delle aliquote è prevista sulla base degli scaglioni di reddito (2,03% fino a 15mila euro, 2,23% da 15.001 a 28.000 euro, 2,43% da 28.001 a 55.000 euro, 2,53% da 55.001 a 75.000 euro, 2,63% oltre 75.000 euro.