Arriva l’attesa proroga per i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi 2019, relative all’anno di imposta 2018. Le tasse potranno essere pagate fino al 22 luglio, o il 21 agosto con la maggiorazione dello 0,40%.
Il rinvio di 20 giorni riguarda tutti i soggetti a cui si applicano i nuovi studi di settore, gli ISA (indici sintetici di affidabilità), a fronte delle difficoltà segnalate.
La proroga dovrà essere ufficializzata e resa operativa con la firma del Dpcm di rinvio dei termini (già firmato dal Ministro dell’economia, Giovanni Tria), sul tavolo del Presidente del consiglio, Giuseppe Conte.
I motivi
Il problema principale risiede nel fatto che il Fisco ha reso disponibile solo in questi giorni, e peraltro nella versione beta, il software “il tuo ISA” che i professionisti devono usare per verificare le corrispondenze con i valori di compliance fiscale.
La versione stabile dell’applicativo verrà rilasciata nei prossimi giorni.
Queste le motivazioni che hanno spinto i professionisti a chiedere la proroga, concessa dal Fisco.
=> Dichiarazione Redditi: calendario scadenze
Le proroghe non concesse
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti aveva inviato anche un’altro appello, stavolta direttamente al premier, per chiedere un intervento normativo per rendere l’applicazione degli ISA opzionale, almeno per quest’anno. Ma questa richiesta non sembra poter trovare accoglimento, perché servirebbe una modifica normativa che non appare attuabile, neanche con un emendamento al decreto crescita.
Niente di fatto anche per la richiesta di proroga dei termini di versamento al 30 settembre, arrivata sempre dai commercialisti, che dovranno accontentarsi di questi 20 giorni in più concessi, rispetto all’adempimento del 1° luglio.