I contribuenti con indice sintetico di affidabilità fiscale (ISA) pari almeno a 8 hanno una serie di vantaggi come l’esonero dal visto di conformità; viceversa, un livello di affidabilità minore o uguale a 6 può far partire controlli sul rischio di evasione fiscale.
E’ una delle regole del provvedimento delle Entrate che stabilisce i criteri per le cosiddette pagelle del Fisco, che sostituiscono il precedente meccanismo degli studi di settore. Gli ISA comportano infatti un meccanismo premiale, che scatta in presenza di un determinato punteggio.
Il documento di prassi è la Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 10 maggio, che chiarisce l’ambito di applicazione dei benefici premiali degli ISA (articolo 9-bis, comma 11, decreto legge 50/2017), per l’anno di imposta 2018.
Premialità
I contribuenti con livello di affidabilità pari a 8 hanno i seguenti benefici.
- Esonero dal visto di conformità sulla dichiarazione annuale per la compensazione di crediti fino a 50mila euro annui relativi all’IVA, maturati nell’annualità 2019, 20mila euro annui relativi a imposte dirette e IRAP, maturati nel periodo d’imposta 2018.
- Esonero visto di conformità sulla richiesta di compensazione del credito IVA infrannuale, maturato nei primi tre trimestri dell’anno di imposta 2020, è riconosciuto, per crediti di importo non superiore a 50mila euro annui.
- Esonero visto di conformità, o prestazione della garanzia, sulla richiesta di rimborso credito IVA maturato sulla dichiarazione annuale per l’anno di imposta 2019, per crediti di importo non superiore a 50mila euro annui.
- Esonero visto di conformità, o prestazione della garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito IVA infrannuale maturato nei primi tre trimestri dell’anno di imposta 2020, per crediti soopra i 50mila euro annui.
- Termini di decadenza per l’attività di accertamento ridotti di un anno.
Ci sono poi altri benefici che scattano in presenza di indici di affidabilità più alti (8,5, 9).
Nel caso di contribuenti titolari sia di redditi di impresa sia di lavoro autonomo, accedono ai benefici se applicano, per entrambe le categorie reddituali, i relativi indici sintetici di affidabilità fiscale con punteggio pari a superiore a quello delle varie soglie previste. Per definire specifiche strategie di controllo basate su analisi del rischio di evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate tiene conto di un livello di affidabilità minore o uguale a 6.
Il provvedimento delle Entrate contiene poi indicazioni per gli intermediari.
Casi particolari
Interessante, sull’applicazione degli ISA, la recente risposta della Direzione regionale Puglia della stessa Agenzia delle Entrate, che esclude dall’ambito di applicazione gli imprenditori agricoli titolari di reddito agrario.
Molto in sintesi, l’ISA non si applica a tutti i contribuenti che determinano il reddito con criteri forfettari. E il reddito agrario è determinato da tariffe d’estimo stabilite per ciascuna qualità e classe secondo le norme della legge catastale.
Il Fisco sottolinea che se poi il contribuente torni al regime di determinazione ordinario del reddito e dell’Iva, o vengano meno le condizioni per la determinazione forfetaria delle imposte, si applicano le disposizioni sugli ISA.
Segnaliamo infine il nuovo codice tributo (Risoluzione 48/2019 Agenzia delle Entrate): per effettuare il versamento integrativo dell’IVA, tramite modello F24, dovuto per l’adeguamento del volume d’affari a seguito dell’applicazione degli ISA, è utilizzato il codice tributo “6494“, denominato “ISA – Indici sintetici di affidabilità fiscale – integrazione IVA“. Lo stesso codice è utilizzabile anche per il versamento integrativo IVA relativo agli anni d’imposta nei quali era applicabile la previgente disciplina sugli studi di settore.
Le istruzioni: il codice si indica nella sezione “Erario“, in corrispondenza della colonna “importi a debito versati“. Nel campo “rateazione/regione/prov./mese rif.“, in caso di pagamento in un’unica soluzione, si segna “0101“.