Adesioni alla rottamazione ter più numerose del previsto, poche quelle per il saldo e stralcio: la pace fiscale ha raggiunto quota 1,7 milioni di domande inviate e, spiegano il viceministro all’Economia Massimo Garavaglia e il sottosegretario Massimo Bitonci, c’è la riapertura dei termini fino a ottobre per aderire, almeno nelle intenzioni del Governo.
I risultati
La rottamazione ter è stata chiesta da circa 1,4 milioni di contribuenti: di queste domande, sono quasi 500mila le istanze presentate utilizzando la procedura web dell’agente della riscossione, circa 200mila quelle via PEC (Posta elettronica certificata). Le altre 600mila domande state presentate direttamente agli sportelli o inviate per posta.
Lo stralcio automatico delle mini-cartelle sotto mille euro ha riguardato invece 5 milioni di contribuenti, ai quali il Fisco ha eliminato i debiti 2000-2010.
Relativamente bassi, invece, i numeri relativi al saldo e stralcio, che consentiva di sanare le cartelle (dal 2000 al 2017) pagando solo una parte del debito: un’opportunità piuttosto selettiva, però, che infatti ha riguardato contribuenti persone fisiche fino a 20mila euro di ISEE (con tre scaglioni parametrati all’indicatore della situazione economica equivalente). Meno di 300mila le adesioni totali (277mila).
La classifica regionale vede in testa la Lombardia con oltre 100mila domande di rottamazione, segue il Lazio a 98mila e 24mila di saldo e stralcio (in seconda posizione la Puglia con 19mila adesioni).
La proroga
Infine, la riapertura dei termini per la pace fiscale. I due esponenti del Governo confermano che è già pronto «un emendamento al dl Crescita per la riapertura dei termini della pace fiscale, abbastanza breve, probabilmente fino ad ottobre, per dare la possibilità a chi è rimasto fuori di aderire». Non sembrano dunque esserci margini per ampliamenti di platea.
Nel frattempo, ricordiamo che la fase di presentazione delle domande (in base alle regole previste dal decreto fiscale) si è conclusa lo scorso 30 aprile.
Coloro che hanno aderito alla rottamazione riceveranno risposta dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione entro il 30 giugno. Il pagamento in un’unica soluzione va poi effettuato entro il 31 luglio, mentre le scadenza delle rate (fino a un massimo di 18 rate in cinque anni) sono 31 luglio e 30 novembre 2019, e 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre dei successivi quattro anni).
Per il saldo e stralcio, invece, la risposta del Fisco arriva entro il 31 ottobre ed il pagamento avviene in unica soluzione entro il 30 novembre oppure in cinque rate: 35% con scadenza il 30 novembre 2019, 20% entro il 31 marzo 2020, tre rate del 15% con scadenza 31 luglio 2020, 31 marzo e 31 luglio 2021.