Ecobonus in sconto fattura, agevolazioni per le imprese di costruzione, estensione dell zone a cui si applica il sisma bonus: sono parecchie le novità in materia di detrazioni casa inserite nel Decreto Crescita approvato dal Consiglio dei Ministri giovedì 4 aprile. Vediamo una breve panoramica delle novità.
=> Decreto Crescita, contributi e sgravi per imprese e Made in Italy
La detrazione per l’efficienza energetica può essere utilizzata nel seguente modo: sconto in fattura di importo pari all’agevolazione, che il fornitore può poi utilizzare sotto forma di credito di imposta in compensazione. Stesso discorso per il sisma bonus.
Nel dettaglio, per quanto riguarda l’ecobonus previsto dall’articolo 14 del dl 63/2013, il contribuente che effettua i lavori, invece che utilizzare le detrazioni in dichiarazione dei redditi, può chiedere uno sconto in fattura sul costo dei lavori. Il fornitore che ha effettuato gli interventi utilizzerà ai cifra come credito d’imposta, in compensazione, ripartendola in cinque quote annuali di pari importo.
Si tratta della detrazione che la legge di Bilancio ha prorogato fino al 31 dicembre 2019 nella misura del 65%, con tetti massimi che variano a seconda della tipologia di intervento. La detrazione scende al 50% per alcune tipologie di lavori (infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale), mentre sale al 70, 75, 80 o 85% (ci sono diverse casistiche) per gli interventi sulle parti comuni degli edifici o per quelli condominiali. La stessa regola si applica agli interventi di adozione di misure antisismiche previsti dall’articolo 16 del dl 63/2013.
In entrambi i casi, le modalità attuative saranno fissate da apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Novità anche nel settore costruzioni: fino al 31 dicembre 2021, imposta di registro, ipotecaria e catastale pari a 200 euro ciascuna, per le imprese che acquistano interi fabbricati per demolirli, ricostruirli e rivenderli nei successivi dieci anni, anche con variazione volumetrica.
Infine, il sisma bonus viene ampliato a tutte le zone a rischio sismico 1, 2 e 3 (prima era previsto solo per le zone a rischio 1). Si tratta della detrazione al 75% per la riduzione di una classe di rischio e all’85% per la riduzione a due classi di rischio, su un tetto massimo di spesa di 96mila euro. E’ ripartita in cinque rate annuali di pari importo, ed è prevista fino al 31 dicembre 2021.