Tratto dallo speciale:

Impatriati al Sud, sconto 90% sull’imponibile IRPEF

di Anna Fabi

Pubblicato 9 Aprile 2019
Aggiornato 30 Dicembre 2020 10:49

logo PMI+ logo PMI+
Cambia con il decreto Crescita il regime degli impatriati: accessibile anche agli imprenditori e più favorevole in caso di trasferimento al Sud.

Dal 2020 il regime degli impatriati diventerà ancora più favorevole per effetto delle misure contenute nella bozza del Decreto Crescita che offre nuove agevolazioni a chi assume lavoratori e ricercatori che trasferiscono la loro residenza in Italia dopo aver trascorso un periodo all’estero di almeno due anni e che si impegnano a rimanere nel nostro Paese per un periodo minimo di altri due anni. L’agevolazione si presenta ancora più vantaggiosa per chi si trasferisce nel Sud d’Italia.

=> Studio o lavoro estero: incentivi per impatriati

Impatriati al Sud

Nella bozza dello schema di decreto legge recante misure urgenti per la crescita economica, vengono infatti introdotte alcune interessanti semplificazioni per il regime speciale introdotto dall’art. 16 del Dlgs 147/2015, viene ampliata la platea dei potenziali beneficiari e viene previsto un maggior abbattimento della base imponibile IRPEF, dal 50% al 70%, elevato al 90% nel caso in cui i lavoratori si trasferiscano nelle regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria Sardegna e Sicilia).

=> Resto al Sud 2019: come ottenere il finanziamento

Impatriati imprenditori

L’accesso al regime degli impatriati viene ora concesso anche a coloro che intendono avviare un’attività d’impresa in Italia.

Regime impatriati con proroga

Possibile inoltre prorogare di altri 5 anni il regime di favore nel caso in cui, trascorsi i 5 anni di agevolazione, i soggetti beneficiari risultino in possesso di posseggano ulteriori requisiti:

  • figli minori o a carico;
  • acquisto di un immobile ad uso residenziale in Italia, finalizzato dopo il trasferimento nel nostro Paese o nei 12 mesi antecedenti.

In questi casi l’ulteriore agevolazione spetterà in misura ridotta al 50%, aumentata al 90% nel caso in cui i figli minori o a carico siano tre. Trattandosi di una bozza, sono ancora da definire i dettagli relativi alla sussistenza di tali requisiti.

Semplificazioni

Per l’accesso al regime degli impatriati non viene più richiesto di essere stati iscritti all’Aire nei periodi trascorsi all’estero, ma basta poter dimostrare di aver avuto la residenza fiscale in uno Stato estero ai sensi degli accordi convenzionali per l’eliminazione delle doppie imposizioni.