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Autofattura: normativa, obblighi e scenari d’uso

di Anna Fabi

Pubblicato 1 Aprile 2019
Aggiornato 6 Gennaio 2020 17:47

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Quando è necessaria l'autofattura? In quali casi rientra nella nuova disciplina sulla fatturazione elettronica? Panoramica e soluzioni per semplificare la procedura.

L’autofattura è una specifica tipologia di documento fiscale che rappresenta un’eccezione rispetto alle consuete modalità di fatturazione. Di norma ad emettere fattura è il prestatore di un servizio o il fornitore di un bene, tuttavia esistono casi particolari in cui l’obbligo di emetterla, applicando l’IVA, è a carico del cessionario o committente.

A produrre il documento fiscale è dunque il soggetto passivo – professionista o impresa – che fruisce del bene o servizio, che in specifiche situazioni è tenuto a liquidare l’IVA. La casistica è ampia: emette autofattura, ad esempio, il soggetto che effettua una vendita verso sé stesso certificandola attraverso un documento fiscale valido a tutti gli effetti, facendo coincidere cedente e cessionario. In altri casi è il cessionario a fatturare al cedente, come nelle autofatture denuncia, nelle autofatture relative agli acquisti effettuati da agricoltori esonerati dall’obbligo di fatturazione o nelle autofatture emesse dai tour operator inerenti alla provvigione spettante all’agenzia viaggi intermediaria.

Come è composta l’autofattura

L’autofattura deve riportare le stesse indicazioni contenute nelle fatture ordinarie. Qualora chi emette il documento fiscale figuri sia come emittente obbligato a versare l’IVA sia come cliente, sarà necessario riportare i dati dell’emittente ma anche quelli del destinatario, che saranno i medesimi. Le autofatture devono essere emesse con il codice identificativo ordinario TD01 (come in caso di autoconsumo o di operazioni riferite agli omaggi), fatta eccezione per quelle che regolarizzano la mancata ricezione della fattura da parte del fornitore che devono invece indicare il codice TD20.

Autofattura: quando è obbligatoria

L’autofattura si applica nei casi specifici previsti dalla legge:

  • denuncia, in caso di mancata ricezione di fattura o di documento fiscale indicante un importo inferiore al reale;
  • cessioni gratuite a titolo di omaggi, quando cioè la fattura si riferisce a omaggi distribuiti dall’azienda stessa;
  • autoconsumo, quando i beni acquistati dal soggetto passivo IVA sono destinati all’uso personale o familiare o comunque per fini che esulano dall’attività economica svolta;
  • passaggi interni tra due distinte attività IVA esercitate, con indicazione da parte del soggetto passivo del valore normale dei beni, dell’aliquota e della relativa imposta;
  • regolarizzazione in caso di sforamento plafond IVA da parte dell’esportatore;
  • provvigioni corrisposte da parte delle agenzie organizzatrici alle agenzie di viaggi che intervengono in qualità di intermediari;
  • compensi corrisposti ai rivenditori di documenti di viaggio o di sosta da parte degli esercenti del trasporto pubblico urbano e dei gestori di autoparcheggi;
  • estrazione dei beni dal deposito IVA di provenienza nazionale;
  • cessionari produttori agricoli, in quanto esonerati dall’obbligo di fatturazione.

L’Agenzia delle Entrate non si è espressa chiaramente in merito all’emissione di autofatture in caso di acquisti di beni o servizi da cessionari extra UE, operazioni che sembrano tuttavia rientrare nella disciplina del Reverse Charge interno.

Fatturazione elettronica e autofatture: obblighi e limiti

Le autofatture sono soggette alla normativa sulla fatturazione elettronica obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2019: è quindi necessario inviare questi documenti fiscali al sistema di interscambio SdI. È l’Agenzia delle Entrate a dettare regole a riguardo, sottolineando come sussista l’obbligo di emissione della fattura elettronica per operazioni rilevanti ai fini IVA in specifici casi:

  • cessioni gratuite di beni prodotti o commercializzati dall’azienda che effettua la cessione indipendentemente dal loro valore, qualora l’IVA sia stata detratta all’atto dell’acquisto delle materie prime necessarie per la loro produzione o commercializzazione. L’autofattura viene emessa dall’azienda verso sé stessa per versare l’IVA all’erario;
  • cessioni gratuite di beni diversi da quelli prodotti o commercializzati dall’azienda che effettua l’omaggio, valutando se il costo unitario dei beni non è superiore a 50 euro (in questo caso la cessione non è soggetta all’IVA e non è necessaria l’autofattura) o se la spesa supera questa soglia (l’emissione dell’autofattura è obbligatoria se all’atto dell’acquisto è stata detratta l’IVA, mentre non è necessaria se l’imposta non è stata detratta).

Autofatture elettroniche con la Web App di Aruba

Da quanto detto, emerge che anche le autofatture emesse per gli omaggi aziendali devono rispettare la normativa sulla fatturazione elettronica: generate in formato XML (eXtendible Markup Language), trasmesse attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) predisposto dall’Agenzia delle Entrate e conservate a norma.

Le imprese e gli studi professionali possono fare riferimento ai servizi e alle soluzioni offerte da provider certificati come Aruba, che mette a disposizione l’applicazione web “Fatturazione Elettronica” per consentire di automatizzare e gestire in modo veloce tutte le operazioni che riguardano la fatturazione elettronica. La nuova funzionalità permette di semplificare l’emissione di autofatture in cui si verifica l’inversione tra cedente e cessionario, vale a dire quando è il secondo a emettere fattura verso il primo.

La Web App assicura il totale rispetto della normativa e garantisce elevati standard di sicurezza, rendendo molte impostazioni personalizzabili e offrendo ampio spazio di archiviazione. Le funzionalità sono molteplici: dalla creazione guidata di fatture elettroniche in formato XML alle verifiche di compilazione (controlli XSD e extraschema), dall’invio delle fatture attraverso SdI alla trasmissione delle comunicazioni finanziarie (come spesometro e liquidazione IVA), dalla gestione delle notifiche ricevute dal SdI alla conservazione dei documenti fiscali secondo la normativa vigente.

In particolare, il servizio Fatturazione Elettronica permette di ricevere le fatture direttamente sull’applicazione Web semplicemente comunicando ai fornitori il codice destinatario associato ad Aruba. La conservazione a norma, inoltre, è garantita dalla concessione di 1GB di spazio in grado di archiviare automaticamente fino a 100.000 fatture.

La soluzione creata da Aruba, inoltre, include la possibilità di creare e abilitare un account commercialista gratuito collegato al sistema di fatturazione, in modo da permettere al professionista di accedere direttamente al servizio dei clienti per la gestione delle fatture.

Scopri tutte le caratteristiche del servizio visitando la sezione dedicata sul sito Aruba.