L’IVA diventa sempre più europea: l’Ecofin ha dato parere positivo alle nuove norme che riguardano l’imposta sulle vendite online e alla nascita del relativo portale comunitario.
C’è tempo per prepararsi: la riforma partirà nel 2021 ma dall’anno prossimo sarà possibile per le imprese iscriversi al nuovo sportello unico dell’IVA (dal primo ottobre 2020).
In pratica, nascerà uno sportello unico europeo, una vera e propria piattaforma digitale che sostanzialmente fa da intermediario garantendo il pagamento dell’imposta ed eliminando una serie di passaggi (a partire dalla necessità di registrarsi ai fini IV nei diversi stati).
=> IVA, guida alla fatturazione per operazioni estere
Le piattaforme dovranno tenere i registri delle vendite, aiutate a loro volta dal portale IVA online.
Il portale sarà predisposto in tutte le lingue europee, in modo che ogni impresa possa averlo a disposizione nella propria.
Le aziende extra-UE venderanno beni e servizi fino ai 150 euro usando depositi o “centri di elaborazione degli ordini” all’interno dell’Unione, o beni ubicati nei “centri di elaborazione” all’interno della UE, senza alcun limite di valore attraverso piattaforme online.
Le nuove regole dovrebbe portare per gli Stati Membri un recupero di gettito intorno ai 5 miliardi di euro all’anno, che potrebbe salire a 7 miliardi nel 2020.