Riaprono i termini per l’accesso alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali, la cosiddetta Rottamazione Ter: la domanda va inoltrata entro il prossimo 30 aprile 2019 anche da parte di coloro che avevano già aderito alla Rottamazione Bis ma che non si erano messi in pari con il pagamento delle rate entro il 7 dicembre 2018: ora hanno di nuovo la possibilità di rottamare le somme affidate all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 prevista dal Decreto Legge n. 119/2019.
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Rottamazione Ter: scadenze
Un emendamento alla legge di conversione del Decreto Semplificazioni ha dato infatti la possibilità di aderire alla Rottamazione Ter anche coloro che avevano presentato domanda per le definizioni agevolate degli anni scorsi e non hanno terminato i pagamenti, spostando dal 7 dicembre 2018 al 30 aprile 2019 il termine per pagare le rate scadute della cosiddetta Rottamazione Bis.
In generale, coloro che aderiranno alla Rottamazione Ter avranno la possibilità di pagare i propri debiti fiscali solo con riferimento all’importo residuo delle somme dovute, senza dover versare anche le sanzioni e gli interessi di mora. La definizione agevolata delle cartelle esattoriali riguarda anche le multe stradali: aderendo non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
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Novità della Rottamazione Ter
La nuova definizione agevolata introduce alcune novità, rispetto alle precedenti definizioni agevolate. In particolare, per quanto concerne il pagamento rateale, la nuova edizione della rottamazione delle cartelle esattoriali prevede:
- un arco temporale più lungo per rateizzare le somme dovute, ovvero 10 rate da versare in 5 anni;
- la perdita del beneficio al superamento di un tempo massimo di 5 giorni di ritardo nel pagamento rispetto alla scadenza della rata;
- un tasso di interesse ridotto, pari al 2% annuo a partire dal 1° agosto 2019.
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Il pagamento delle rate va effettuato con le seguenti scadenze: la prima il 31 luglio 2019, la seconda il 30 novembre 2019 e le restanti il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2020 e 2021. Rimane la possibilità di pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019.