I consumatori privi di partita IVA per il momento non possono accedere al servizio di consultazione delle fatture elettroniche, nemmeno se hanno le credenziali Fisconline: il servizio, per loro, sarà attivo dal secondo semestre 2019. Non solo: non avendo obblighi, non sono tenuti a fornire un recapito PEC a professionisti ed esercenti per la ricezione del documento fiscale.
E’ una precisazione fornita dall’Agenzia delle Entrate nelle nuove FAQ online.
L’obbligo di fatturazione elettronica fra privati, lo ricordiamo, è previsto dal primo gennaio 2019, in base a una norma contenuta nella legge di Bilancio 2018 (comma 909, legge 2015/2017). Riguarda tutte le operazioni B2B (fra partite IVA) e B2C (verso i consumatori finali) ed esclude dall’obbligo di emissione una serie di soggetti, fra cui chi è sprovvisto di partita IVA.
=> Fattura elettronica: esenzioni e casi particolari
In questo caso, specifica il Fisco, quando si chiede a un esercente/professionista di emettere la fattura non si è obbligati a riceverla elettronicamente. Pertanto non si è tenuti a fornire un indirizzo PEC.
Il titolare di partita IVA (esercente/professionista), invece, a meno che non ricada in una delle tipologie di esclusione (ad esempio, regime forfettario) è sempre obbligato ad emettere la fattura elettronicamente verso il Sistema di Interscambio e, su richiesta, anche a fornire copia su carta (oppure un pdf per email) al cliente. Questa copia è perfettamente valida e non c’è alcun obbligo ad acquisire e gestire la fattura elettronica da parte del cliente.
Attenzione: come chiariscono sempre le FAQ, il valore fiscale della copia analogica o cartacea riguarda soltanto le persone senza partita IVA. I soggetti passivi IVA devono sempre utilizzate la fattura elettronica originale ai fini delle detrazioni d’imposta e delle deduzioni di spesa.
In ogni caso, si specifica nelle FAQ del Fisco, dal secondo semestre di quest’anno sarà disponibile un servizio di consultazione fatture elettroniche anche per chi non ha la partita IVA. Non appena il servizio diverrà disponibile, conterrà tutte le fatture emesse dal primo gennaio 2019.