Per il momento, l’avvio dell’operazione fattura elettronica è andato relativamente liscio: la prudenza è d’obbligo perché con ogni probabilità il carico di documenti che transitano su SdI, sistema di interscambio, è destinato ad aumentare nelle prossime settimane, con il consolidarsi della ripresa lavorativa dopo la pausa per le festività di fine anno, e con l’avvicinarsi delle scadenze IVA di febbraio (entro le quali bisognerà invierà obbligatoriamente tutte le fatture del periodo utile per la liquidazione).
Detto questo, gli intoppi ci sono stati (il sistema dell’Agenzia delle Entrate, par di capire, ha subito rallentamenti e disfunzioni) ma tutto sommato non sembra si siano verificati problemi grossi. Ci sono in realtà associazioni che esprimono critiche sulla partenza della fattura elettronica obbligatoria fra privati e sollevano anche iniziative di protesta.
L’Associazione nazionale commercialisti ha segnalato diverse anomalie nel sistema, e «sta valutando, assieme al mondo imprenditoriale, un’azione comune di protesta che abbia un impatto significativo, tale da rappresentare con forza il disagio di tutti» ha spiegato il presidente Marco Cuchel.
Il Codacons, associazione di consumatori, parla di “caos fiscale”, annuncia l’intenzione di «presentare un esposto per interruzione di pubblico servizio e chiede di prorogare i termini per l’invio della documentazione, stante l’impossibilità riscontrata nei giorni scorsi da tanti e tanti utenti del sito dedicato alla fatturazione elettronica».
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L’Agenzia delle Entrate non rileva invece particolari intoppi, così come altre associazioni professionali e imprenditoriali. Il partner tecnologico Sogei, spiega il Fisco, non ha «rilevato alcun problema tecnico o rallentamenti. Anche i centri multicanale dell’Agenzia non hanno ricevuto segnalazioni di malfunzionamenti. Per il 97% dei documenti inviati è stata già resa disponibile la ricevuta dell’invio prima degli ordinari cinque giorni previsti dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate». I primi dati: circa un milione e mezzo di fatture elettroniche transitate sul sistema nei primi tre giorni.
Le prossime settimane, lo ripetiamo, saranno la vera cartina di tornasole. Fra l’altro, molti esercenti stanno di fatto adottando un sorta di escamotage (concesso in realtà dalla legge), per cui emettono in questi giorni una fattura di cortesia, in pratica un documento cartaceo, e si riservano di inviare la fattura vera e propria al sistema di interscambio entro il prossimo 16 febbraio. Si tratta della facilitazione prevista fino al prossimo mese di luglio che consente di inviare la fattura entro il 16 del mese successivo all’emissione senza l’applicazione di sanzioni.