I contribuenti che hanno cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione fra il 2000 e il 2017 rientrano nella misura di saldo e stralcio (che consente la regolarizzazione pagando una cifra ridotta) se hanno un ISEE fino a 20mila euro: è la regola fondamentale della misura inserita in Legge di Bilancio 2019 (commi 184 e seguenti) che va a completare la pace fiscale prevista dal decreto 119/2018 (che contiene la rottamazione ter).
L’Agenzia delle Entrate riscossione ha già predisposto modelli e istruzioni per presentare la domanda.
Beneficiari
Mentre la rottamazione ter consente di sanare le cartelle esattoriali dal 2000 al 2017 pagando il dovuto senza interessi e sanzioni, questo nuovo mini-condono permette alle sole persone fisiche (non aziende) di pagare solo una parte del debito: a beneficiarne sono i contribuenti che versano in una “grave e comprovata situazione di difficoltà economica”, ossia ISEE entro 20mila euro. Ci sono diversi scaglioni, ai quali corrisponde una specifica aliquota di regolarizzazione:
- ISEE fino a 8.500 euro: si versa il 16% della somma originariamente dovuta;
- ISEE fra 8.500 e 12.500 euro: si paga il 20%;
- ISEE sopra i 12.500 euro (entro 20mila euro): si paga il 35%.
In nessun caso si pagano sanzioni e interessi, quindi le aliquote si applicano alla somma affidata all’agente della riscossione a titolo di capitale e interessi. Si aggiungono poi aggio e rimborso spese procedure esecutive.
Debiti sanabili
Si possono sanare omessi versamenti dovuti in base alle dichiarazioni annuali, nonché contributi previdenziali.
Casi particolari
Sono ammessi anche coloro che, indipendentemente dall’ISEE, sono soggetti a procedura di liquidazione in base all’articolo 14-ter della legge 3/2012. In questo caso, l’aliquota da pagare è ulteriormente agevolata, pari al 10%.
La domanda va presentata entro il 30 aprile 2019, utilizzando l’apposito modello SA-ST, pubblicato sul sito dell’agente della riscossione, da trasmettere tramite PEC, posta elettronica certificata o da consegnare fisicamente negli uffici.
La risposta arriverà entro il 31 ottobre 2019. E’ possibile pagare in un’unica soluzione, oppure in cinque rate spalmate fra il 2019 e il 2021, così suddivise:
- 35% con scadenza il 30 novembre 2019;
- 20% con scadenza il 31 marzo 2020;
- 15% con scadenza il 31 luglio 2020;
- 15% con scadenza il 31 marzo 2021;
- il restante 15% con scadenza il 31 luglio 2021.