L’Associazione italiana dottori commercialisti (AIDC) si dissocia da richiesta differimento entrata in vigore della fatturazione elettronica avanzata dall’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC), non ritenendo che un eventuale differimento o proroga possa comportare dei benefici al settore.
Il ricorso ANC contro l’e-fattura
Il comunicato stampa dell’AIDC è stato diffuso dopo che a l’ANC ha presentato un ricorso d’urgenza (art. 700cpc) presso il Tribunale Civile di Roma contro l’Agenzia delle Entrate con l’obiettivo di ottenere una nuova proroga o differimento nell’introduzione della fattura elettronica. L’ANC chiede di rimandare l’entrata in vigore della normativa sulla fatturazione elettronica:
Almeno fino a quando il sistema non sarà sanato da una serie di vizi relativi al possibile uso improprio dei dati, vizi che pongono gravissimi pregiudizi sulla privacy degli utenti e sulla sicurezza del sistema economico del Paese.
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E-fattura: AIDC contraria alla proroga
L’iniziativa ha trovato il sostegno dell’Associazione Nazionale Forense (ANF), che ha giudicato l’azione comprensibile, ma non dell’AIDC, la quale ha voluto precisare che ANC non è rappresentativa dell’intero panorama degli iscritti all’albo dei Dottori Commercialisti e non rappresenta il pensiero dell’intera categoria.
Nel comunicato stampa, i Dottori Commercialisti precisano quindi:
Pur condividendo i timori di estreme complessità che nuovamente vedranno la categoria impegnata in un forzoso ruolo di interprete tra contribuente e Stato, AIDC non ritiene che tardive istanze, di differimento o proroga, comunque motivate, siano di giovamento ad alcuno.