La pace fiscale potrà riguardare anche i tributi locali e soprattutto alle ingiunzioni di pagamento. La scelta se applicare o meno quanto previsto dal Decreto Fiscale (DL 119/2018) spetta ai singoli Comuni, che potranno aderire facoltativamente alla sanatoria dei tributi propri come IMU, TASI e TARI, ma anche bollo auto, multe e cartellonistica.
=> Le misure fiscali del Ddl Bilancio 2019
Ad anticipare questa novità del Decreto Fiscale attualmente all’esame della Commissione Finanze del Senato è stato il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, il quale spiega:
Saranno beneficiati i Comuni a posto con il fondo svalutazione crediti.
Sanatoria tributi locali
Dunque, una facoltà e non un obbligo per i sindaci che, nel caso in cui decidano di aderire al condono delle tasse locali, disciplinando con propria delibera le definizioni agevolate ai crediti vantati nei confronti dei cittadini, non potranno contare su alcuna copertura da parte dello Stato.
La sanatoria sui tributi comunali prevede lo stesso meccanismo disposto per gli altri strumenti agevolativi fiscali: i contribuenti potranno cancellare i propri debiti con l’ente localeversando solo l’imposta dovuta, senza sanzioni e interessi di mora.
Come per le altre formule di pace fiscale, inoltre, è prevedibile che anche per i tributi locali verrà data la possibilità di pagare in un’unica soluzione o a rate fissate al 31 luglio e 30 novembre per il 2019, 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre nel 2020.