Coloro che decidono di chiudere le liti con il Fisco in tribunale potranno contare su sconti maggiori, mentre coloro che hanno commesso errori nelle dichiarazioni dei redditi relative agli anni di imposta dal 2013 al 2017 potranno regolarizzare la propria posizione fiscale versando 200 euro per ciascun anno in cui sono presenti errori formali. E’ quanto prevedono le riformulazioni degli emendamenti al Decreto legge fiscale che saranno presentate in Commissione Finanze al Senato.
Errori in dichiarazione dei redditi
Nella formulazione precedente ai contribuenti venivano chiesti 150 euro per ciascun periodo di imposta in cui fossero stati presenti errori formali nella dichiarazione dei redditi. Ora però il Governo e la maggioranza puntano ad ottenere un maggiore gettito, chiedendo ai contribuenti uno sforzo in più per mettersi in regola con il Fisco.
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Liti con il Fisco
Con lo stesso obiettivo, l’emendamento che aumenta gli sconti per chi chiuderà le liti aperte con il Fisco, punta ad aumentare la platea di aderenti alla sanatoria. In particolare gli sconti passano:
- al 10% per chi non ha ancora avviato il procedimento in tribunale, che potrà aderire alla sanatoria versando il 90% del dovuto senza interessi e sanzioni;
- dal 50% al 60% della somma dovuta per chi ha vinto in primo grado, che dovrà quindi pagare il 40%, senza interessi e sanzioni;
- dall’80% all’85% per chi ha vinto in secondo grado dopo aver perso nel primo grado di giudizio, potendo così versare solo il 15% dell’importo chiesto dal Fisco;
- al 95% per chi ha vinto entrambi i primi due gradi di giudizio ed è in attesa del giudizio della Cassazione, che potrà chiudere la lite in atto versando solo il 5% della somma.