Bonus Pubblicità 2018, le FAQ del Governo

di Barbara Weisz

27 Settembre 2018 15:16

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FAQ online sul Bonus Pubblicità: chiarimenti su requisiti di accesso e presentazione domande, con esempi di calcolo dell'incremento della spesa incrementale.

Requisiti di accesso, invio delle comunicazioni, investimenti agevolati, calcolo del credito d’imposta: questi i principali temi su cui vertono i chiarimenti forniti in veste di FAQ e pubblicati sulle pagine del Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio, in merito al Bonus Pubblicità, credito fiscale al 75% riguardante gli investimenti sulla stampa (quotidiani e periodici, locali e nazionali, anche online) e le emittenti radio-televisive a diffusione locale, incrementali per almeno l’1% rispetto a quelli dell’anno precedente (l’agevolazione sale al 90% per Microimprese, PMI, e Startup Innovative).

Le FAQ sono divise per argomento, 12 le tematiche sulle quali vengono forniti i chiarimenti. Ecco i principali:

Accesso al bonus

Per ottenere il Bonus Pubblicità bisogna compilare il modello di “comunicazione telematica”, pubblicato con le relative istruzioni sul sito internet del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Comunicazione telematica

Nell’area autenticata del sito, sezione “Servizi per” alla voce “comunicare” è disponibile la procedura per inviare tutte le comunicazioni (anche sugli investimenti effettuati).

Rinuncia

Va presentata negli stessi termini della comunicazione, cioè dal 22 settembre al 22 ottobre 2018. La rinuncia presentata fuori termine non sarà presa in considerazione.

Verifiche

l’Elenco DEI soggetti sottoposti a verifica riguarda solo LE richieste di credito di imposta superiori a 150mila euro avanzate da operatori non iscritti nelle “white list”.

Inserzioni ammesse

Valgono gli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulle emittenti radiofoniche e televisive locali, analogiche o digitali, iscritte presso il Registro degli operatori di comunicazione, ovvero su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, in edizione cartacea o digitale, iscritti presso il competente Tribunale, o presso il Registro degli operatori di comunicazione, e dotati in ogni caso della figura del direttore responsabile.

Zero investimenti

Nell’ipotesi di investimenti pubblicitari pari a zero nell’anno precedente a quello per cui si richiedere l’agevolazione, i soggetti che avanzano istanza saranno esclusi dall’agevolazione. In pratica non si può utilizzare il beneficio se nell’anno precedente non ci sono stati investimenti pubblicitari.

Incremento 1%

L’investimento incrementale deve avvenire sullo stesso mezzo di informazione (radio -tv, stampa). Esempio di calcolo:

Il valore incrementale su cui calcolare il credito d’imposta è pari a 50 euro.

Mezzi di informazione

Precisazione sugli analoghi investimenti effettuati sugli “stessi mezzi di informazione” nell’anno precedente: si intende investimenti sullo stesso “canale informativo”, cioè sulle radio e televisioni locali analogiche o digitali da una parte, oppure sulla stampa cartacea ed online dall’altra, e non sulla singola testata.

Costi rilevanti

Si calcolano al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connesso. Sono esclusi i compensi alle concessionarie di pubblicità.

Risorse

Concessione del bonus in caso di insufficienza delle risorse disponibili: si procede alla ripartizione proporzionale delle risorse.

Documentazione

La documentazione a sostegno della domanda: va conservata per esibirla, su richiesta, all’amministrazione.

Autocertificazioni

Invio e sottoscrizione della comunicazione/dichiarazione sostitutiva direttamente o tramite intermediario: se la comunicazione è presentata direttamente, le credenziali di accesso rappresentano garanzia di autenticità, e non bisogna allegare documenti di identità. Se invece si utilizza un intermediario, bisogna sottoscrivere il modello e consegnare copia del documento d’identità, che l’intermediario dovrà conservare.