Dovrebbe essere inserita nel prossimo decreto Milleproroghe la proroga dei termini per il pagamento della seconda, terza e quarta rata da parte di chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle esattoriali, ovvero alla definizione agevolata prevista dal dl 148/2017, relativa alle somme a ruolo affidate all’agente della riscossione dal primo al 30 settembre 2017.
Fiducia sul Milleproroghe
Il punto pora è che il Governo ha posto la questione di fiducia sul decreto Milleproroghe, cancellando in questo modo tutti gli emendamenti che erano stati presentati nelle ultime settimane.
A firmare l’emendamento al Milleproroghe con l’obiettivo di rimandare il pagamento delle ultime rate della rottamazione delle cartelle Equitalia è stata anche Maria Spena, deputata di Forza Italia, la quale spiega:
La richiesta di spostare il termine ultimo del pagamento da settembre a dicembre 2018 era dovuta alla precedente decisione di posticipare la penultima rata al luglio 2018. Costringere famiglie e imprese a saldare le due rate nel giro di pochissimi mesi significa non tenere conto delle difficoltà che una scelta simile comporterà; l’aggravio sulle casse sarà enorme e alcune aziende potrebbero rischiare la chiusura.Respingere l’emendamento è il segno di una pericolosa miopia governativa che si ripercuote negativamente su cittadini e imprese. Anche questo è cambiamento.
Emendamento sulla rottamazione
Le intenzioni del Governo sembravano inizialmente essere quelle di concedere la proroga, anche se non era chiaro se la proroga al 7 dicembre 2018 riguardasse tutte e tre le fattispecie, ovvero le seguenti scadenze:
- la seconda rata del 1° ottobre (il 30 settembre cade di domenica), la terza rata del 31 ottobre e la quarta del 30 novembre per le cartelle affidate da gennaio a settembre 2017;
- la prima rata del 1° ottobre e la seconda rata del 30 novembre per le cartelle affidate dal 2000 al 2016 e quelle dei carichi precedentemente esclusi.
Allo stesso modo non era ancora chiaro se la proroga a maggio 2019 riguardasse tutte le rate in scadenza al 28 febbraio, termine ultimo per la rottamazione avviata dal precedente Governo.