La cessione del credito d’imposta relativo alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie si applica anche ai lavori antismici e le imprese appartenenti a un Consorzio possono cedere il credito ad altre aziende facenti parti della rete: sono alcune delle precisazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 17/2018, che risponde a una serie di quesiti relativi all’applicazione degli articoli 14 e 16 del dl 63/2013.
Sisma Bonus
Per quanto riguarda il Sisma Bonus, il Fisco sottolinea che è lo stesso articolo 16 sopra citato, al comma 1-bis a prevedere l’applicazione della detrazione ai lavori effettuatati su edifici che si trovano nelle aree a rischio sismico. La detrazione è al 50%, fino ad un massimo di spesa pari a 96mila euro. Se i lavori realizzati portano una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una o due classi inferiori, la detrazione sale al 70% in caso di diminuzione di una sola classe di rischio, e all’80% per un calo di due classi.
Per gli interventi sulle parti comuni dei condomini, le precedenti aliquote salgono rispettivamente al 75 o 85%. I beneficiari della detrazioni possono cedere il credito, ai soggetti che hanno realizzato l’intervento, oppure ad altri soggetti privati con la facoltà di successiva cessione del credito. Attenzione: non si può cedere il credito a banche o istituti finanziari.
Consorzi, Reti e subappalti
Se i lavori vengono effettuati da un’impresa che appartiene a un Consorzio o a una Rete d’imprese, il credito può essere ceduto alle aziende che ne fanno parte, anche se non hanno eseguito i lavori, oppure direttamente al Consorzio o alla Rete.
Stesso discorso per i subappalti che vengono eventualmente utilizzati dal fornitore dei lavori: è possibile cedere il credito d’imposta al subappaltatore.