L’ipotesi di finanziare la flat tax – misura allo studio del Governo Conte – con un aumento delle aliquote IVA non ha fondamento presso l’Esecutivo. A darne conferma lo stesso Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico: il vicepremier Luigi Di Maio – nel corso dell’assemblea di Confcommercio a Roma – si è infatti rivolto alla platea di imprese, preoccupate dalle ricadute economiche di un tale scenario rassicurandole sulla strategia in atto:
Avete la mia parola qui a Confcommercio che l’IVA non aumenterà e le clausole di salvaguardia saranno disinnescate.
A delineare questa ipotesi era stato in precedenza il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria., che adesso dovrà trovare 12,5 miliardi di euro per il 2019 e 19,1 miliardi per il 2020. Diversamente, dal primo gennaio 2019 l’aliquota ordinaria passerà dal 22% al 24,2%, quella ridotta dal 10% all’11,5%.
Come noto, la clausola è ancora presente nel DEF 2018 e serve una misura specifica nella Legge di Bilancio 2019 per neutralizzarla o abolirla.
Diversamente, scatterebbe un incremento dei costi che andrebbe a innescare un circolo vizioso capace di riaccendere lo spettro della recessione, toccando infatti beni di consumo compresi quelli di prima necessità, con effetti depressivi sulla produzione e l’occupazione.
Nella riforma fiscale in programma, oltre alla flat tax (riordino aliquote IRPEF) c’è anche l’abolizione di strumenti finora utilizzati dal Fisco per monitorare la compliance di imprese e professionisti, con l’obiettivo finale di ridare fiducia al mercato:
Aboliremo tutti gli strumenti come lo spesometro e il redditometro e inseriremo l’inversione dell’onere della prova. Perché siete tutti onesti ed è onere dello Stato provare il contrario.
E per gestire il rischio di evasione fiscale? I controlli tenderanno ad essere sempre più automatici:
Incroceremo tutti i dati della Pubblica Amministrazione. E’ onere dello Stato trovare qualcuno che si comporta male. Siete tutti onesti fino a prova contraria.
Le dichiarazioni confermano, a distanza di poche ore, quelle di Matteo Salvini:
Sicuramente non siamo stati eletti per aumentare l’IVA e le tasse.