Tra le misure attualmente allo studio del nuovo Governo c’è la Flat tax, prevista dalla riforma fiscale che dovrà essere attuata dal neo Ministro dell’Economia Giovanni Tria: un’imposta unica sui redditi volta a ridurre la pressione fiscale sia per i lavoratori che per le imprese.
Flat tax: come funziona
Si tratta in sostanza di eliminare l’attuale sistema a scaglioni IRPEF per sostituirlo con un’aliquota bassa e unica per tutti, al 15-20%, volta a ridurre l’evasione e aumentare le entrate dello Stato.
Alla Flat tax si affiancherebbe una no tax area per pensionati e lavoratori con redditi fino a 13.000 euro l’anno. L’aliquota unica si applicherebbe dunque solo sulla parte eccedente la soglia.
Flat tax imprese e famiglie
Alberto Bagnai, parlamentare della Lega, sottolinea che la Flat tax per le imprese partirà da subito:
Mi sembra che ci sia un accordo sul fatto di far partire la Flat tax sui redditi di impresa a partire dall’anno prossimo. Il primo anno per le imprese e poi a partire dal secondo anno si prevede di applicarla alle famiglie.
Il senatore della Lega, Armando Siri, spiega:
Tutto sarà a regime per il 2020. Si deve partire con degli step: il sistema è diverso perché la Flat tax per le imprese c’è già e noi la estendiamo anche a società di persone, Partite IVA etc. E’ una riforma storica perché viene trasferito a 5 milioni di operatori quello che oggi è solo per 800mila imprese.
Flat tax: i vantaggi
Si tratta di una misura che, secondo il vicepremier, Matteo Salvini, presenta vantaggi per tutti:
Con la Flat Tax ci guadagnano tutti. Se uno fattura di più è chiaro che risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più e crea lavoro in più. La nostra intenzione è che tutti riescano ad avere qualche lira in più in tasca da spendere.