Si avvicina la scadenza per l’entrata in vigore prevista per il primo luglio delle nuove norme in tema di obbligo di fatturazione elettronica per la cessione di carburanti e i gestori delle stazioni di rifornimento lanciano l’allarme preoccupati per le tempistiche di adeguamento. L’abolizione della scheda carburante prevista per luglio comporterà, per tutte le stazioni di servizio in Italia, la gestione di un incremento esponenziale della fatturazione, che oggi riguarda solo specifiche transazioni. Tra le difficoltà segnalate, la gestione di troppe fatture singole ed il ricorso ad app che prevedono tempi lunghi rispetto all’operatività delle stazioni.
A dare voce al settore sono Figisc-Confcommercio (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali) e Fnaarc (Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio) associata a Confcommercio, che temono il rischio di congestione per l’attività degli impianti in un periodo caldo come quello dell’esodo estivo, con inevitabili criticità anche per gli automobilisti. Figisc e Fnaarc auspicano una proroga dei termini e propongono una partenza a “doppio binario” fino a gennaio 2019, pur condividendo lo spirito del provvedimento volto a contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale e confermando la collaborazione a questa iniziativa.