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DURC regolare anche dopo i termini

di Barbara Weisz

Pubblicato 7 Febbraio 2018
Aggiornato 16 Febbraio 2018 12:30

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Mettersi in regola con un DURC irregolare, chiarimenti INPS: flessibile la scadenza dei 15 giorni purché con versamento dei contributi omessi entro fine istruttoria.

Se l’impresa o il professionista con DURC irregolare arriva l’invito a mettersi in regola e sana la propria posizione oltre il termine proposto dei 15 giorni, può comunque ottenere il rilascio del documento di regolarità contributiva, a patto che la regolarizzazione avvenga entro la fine dell’istruttoria (che dura 30 giorni).

In pratica, è possibile ottenere DURC regolare regolarizzandosi fra il 15esimo e il 30esimo giorno. E però opportuno, specifica l’istituto di previdenza, che l’avvio del processo di regolarizzazione o almeno una prima interlocuzione con la sede INPS competente, sia avvenuto entro il termine dei 15 giorni. Se questo non avviene, c’è il rischio che risulti l’irregolarità contributiva.

=> DURC irregolare: cosa fare, le sanzioni previste

La precisazione è stata fornita nei giorni scorsi dall’INPS alla Fondazione Studi dei Consulenti. I

l punto è il seguente: l’istruttoria DURC può durare al massimo 30 giorni, con il rischio di negare la regolarità a chi invece ha già avviato una procedura di regolarizzazione. Per evitare questa situazione è intervenuto il Ministero che, con circolare 19/2015, ha stabilito che se la regolarizzazione avviene oltre i 15 giorni ma comunque prima della definizione dell’esito della verifica:

gli istituti non potranno dichiarare l’irregolarità tenuto conto che in quel momento, ove venisse attestata l’irregolarità a seguito della regolarizzazione tardiva, l’esito sarebbe riferito ad una situazione di omissione non corrispondente alla realtà.

Quindi, se il contribuente ha pagato i contributi o fornito gli elementi che garantiscono il rilascio del DURC prima della fine dell’istruttoria, il DURC va rilasciato che sia stato o meno rispettato il termine dei 15 giorni.

=> Verifica DURC, nuova procedura

Il motivo per cui ha comunque senso il termine dei 15 giorni per la regolarizzazione, sottolinea l’INPS, è che l’istruttoria potrebbe durare meno di 30 giorni ma non meno di 15 (perché il contribuente deve avere il tempo di mettersi in regola): alla scadenza del 15esimo giorno è legittima la definizione della richiesta di DURC, con esito negativo in mancanza di almeno una richiesta di regolarizzazione o di una comunicazione all’ente previdenziale.

Fonte: Fondazione Studi Consulenti del Lavoro