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CUD addio, da 2015 arriva la Certificazione Unica

di Nicola Santangelo

1 Ottobre 2014 12:40

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Vecchio CUD addio. Dal prossimo anno arriva la Certificazione Unica, il nuovo modello che consentirà di far confluire in un documento unico tutti i redditi corrisposti nel 2014. Nella Certificazione, pertanto, non solo troveranno spazio le indicazioni relative a redditi di lavoro dipendente e assimilati ma anche quelli finora certificati in forma libera nonché una sezione per gestire il bonus Irpef di 80 euro.

CUD per Autonomi: Certificazione Unica dal 2015

Il nuovo modello di Certificazione Unica, che dal prossimo anno sostituirà il CUD, costituirà la base della dichiarazione precompilata. La bozza è disponibile da diversi giorni sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate e, una volta entrata in vigore, consentirà di certificare, in capo ad un medesimo contribuente, i redditi corrisposti nel 2014 dai sostituti d’imposta.

La nuova certificazione terrà conto dei redditi di lavoro dipendente e assimilati e dei redditi che in passato venivano certificati in forma libera come ad esempio quelli di lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi. A regime il sostituto d’imposta dovrà compilare un solo frontespizio contenente i propri dati e le informazioni del lavoratore dipendente o del pensionato e il prospetto relativo ai familiari a carico con riferimento alle detrazioni riconosciute per carichi di famiglia.

All’interno del nuovo modello di Certificazione Unica spazio alle agevolazioni confermate negli ultimi anni come ad esempio gli incentivi destinati ai giovani qualificati che rientrano in Italia dopo un’esperienza di lavoro effettuata all’estero, l’agevolazione riconosciuta per la produttività erogata ai lavoratori dipendenti del settore privato, il bonus Irpef di 80 euro al mese per i lavoratori con redditi compresi tra 8.000 e 24.000 euro ovvero fino a 26.000 euro.

Una specifica sezione è dedicata ai redditi assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta e per lavori socialmente utili; un’altra è destinata a contenere i compensi soggetti a tassazione separata riferibili ad anni pregressi. Infine un quadro è destinato a contenere i dati previdenziali e assistenziali, uno per l’indicazione dei compensi percepiti per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa e uno destinato alla gestione previdenziale dei dipendenti pubblici.