Il modello 730 precompilato il cui iter si è concluso già da qualche settimana è soltanto il primo tassello di un sistema ben più complesso che l’Agenzia delle Entrate ha in mente e che porterà, gradualmente, ad una semplificazione fiscale. Una volta a regime si dovrebbe riuscire ad compilare e presentare la propria dichiarazione dei redditi in una maniera più semplificata rispetto alla procedura adottata fino ad oggi. E proprio perché si è ancora in una fase di rodaggio il sistema necessita di alcune operazioni di assestamento necessarie a perfezionare l’intera procedura. Fra queste rientrano anche le spese mediche: dal prossimo anno tutti i dati relativi agli acquisti di farmaci saranno forniti direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
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Scontrini fiscali addio. Dal prossimo anno non sarà più necessario conservare gli scontrini fiscali dei medicinali acquistati in farmacia per ottenere la detrazione in dichiarazione dei redditi. Tali informazioni, infatti, saranno già disponibili a partire dal 1° marzo di ogni anno e riguarderanno le spese sanitarie sostenute nel periodo d’imposta precedente e i rimborsi effettuati nell’anno precedente per prestazioni non erogate o erogate parzialmente. In pratica, acquistando medicinali e presentando la propria tessera sanitaria verranno memorizzate le spese all’interno di un database gestito dall’Agenzia delle Entrate. Niente di particolarmente personale o che possa violare i labili confini della privacy poiché i dati che verranno resi disponibili saranno esclusivamente il codice fiscale del contribuente, il codice fiscale o la partita Iva di chi eroga la prestazione, la data del documento, la tipologia di spesa e l’importo della spesa. In questo modo l’Agenzia delle Entrate potrà elaborare i dati in proprio possesso e riportarli nel modello 730 precompilato.
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Il contribuente potrà prendere visione di tali dati accedendo al proprio cassetto fiscale. A partire dal 15 aprile di ogni anno, infatti, accedendo nell’area autenticata del sito dell’Agenzia delle Entrate potrà ottenere maggiori informazioni riguardo alle singole spese sanitarie e ai rimborsi. I contribuenti potranno in ogni caso opporsi. In questo modo i dati relativi alle spese sanitarie non verranno trasmessi all’Agenzia delle Entrate. L’opposizione avviene semplicemente evitando di comunicare a chi emette lo scontrino fiscale il proprio codice fiscale ovvero chiedendo al medico che eroga la prestazione che sul documento venga annotata l’opposizione.