Il contribuente che intende esercitare l'opzione per avvalersi del Regime dei Minimi, oltre al “comportamento concludente” dovrà presentare il modello AA9 opportunamente compilato: l’inadempienza può comportare l'applicazione di pesanti sanzioni.
Diversamente dal passato, quello dei Minimi è oggi esclusivamente il regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile riservato alle persone fisiche che intraprendono un'attività di impresa, arte o professione.
Agevolazioni.Caratteristiche di base: applicazione di un’aliquota sostitutiva di IRPEF e addizionali pari al 5%, esenzione da liquidazione e versamento periodico di IVA e IRAP, non assoggettabilità agli Studi di Settore.
Requisiti. Il contribuente minimo deve mantenere un ammontare complessivo di ricavi e compensi non superiore a 30.000 euro, non deve effettuare cessioni all'esportazione, spese per lavoratori dipendenti né acquisti di beni strumentali per un ammontare complessivo superiore a 15.000 euro.
Opzione Minimi. L’adozione del regime, sebbene automatica, deve essere comunicata con il modello AA9 da presentare all'Agenzia delle Entrate barrando la specifica casella presente nel quadro B.
La mancata o errata compilazione comporta l'applicazione delle sanzioni previste dall'articolo 5, comma 6 del Dlgs n. 471 del 18 dicembre 1997, che va da un minimo di euro 516,46 ad un massimo di euro 2.065,83, ridotte ad un quinto del minimo se si provvede alla regolarizzazione della dichiarazione entro 30 giorni recandosi direttamente presso l'ufficio competente.
La sanzione sarà elevata anche se il contribuente è in grado di dimostrare il comportamento concludente ossia se nelle fatture emesse non ha addebitato l’IVA né l’ha detratta dalle fatture ricevute.