Tratto dallo speciale:

Fondi pensione alla riscossa: rendimenti più alti del TFR

di Barbara Weisz

14 Marzo 2013 14:00

logo PMI+ logo PMI+

La prudenza è sempre d’obbligo, vista la volatilità  che da anni caratterizza un po’ tutto il sistema finanziario, ma il fatto è che il 2012 è stato un anno positivo per i fondi pensione: dopo un biennio da dimenticare, i rendimenti sono tornati a salire, assicurando una performance nettamente migliore del TFR.

=> Scopri i rendimenti dei Fondi pensione

Secondo i dati Covip, i fondi pensione nel 2012 hanno avuto un rendimento medio dell’8%: dall’8,2% dei fondi negoziali al 9% dei fondi aperti.
Risultato simile per i piani individuali pensionistici: +8,9%.

=> Ecco cosa pensano gli imprenditori di pensione e previdenza integrativa

L’analisi delle varie forme di previdenza complementare vede il risultato migliore dei fondi negoziali azionari (+11%) e nei fondi aperti bilanciati e azionari (sopra il 10%).

E il TFR? Al netto dell’imposta sostitutiva ha garantito un guadagno del 2,9%: quasi un terzo della diverse formule di previdenza complementare che hanno registrato le performance migliori nel corso dell’anno.

A sostenere il mercato sono stati anche i titoli di stato, hanno fatto la loro parte con guadagni superiori al 6% per i fondi obbligazionari.

Tuttavia, i fondi negoziali (riservati a specifiche categorie di lavoratori, quindi importanti strumenti di previdenza complementare) che investono nell’obbligazionario puro hanno garantito un rendimento del 3%.

Sempre fra i negoziali, ci sono stati anche rendimenti migliori: i garantiti (7,7%), l’obbligazionario misto (8,1%), i bilanciati (9,2%). Gli azionari come già  visto sono sul primo gradino del podio (+11%).

Uno sguardo alla serie storica dal 2005 ad ogg, vede il confronto fondi pensione-TFR terminare per 8-3 a favore dei primi. Il TFR ha assicurato rendimento migliori, oltre che nel 2011, anche nel 2007 e nel 2008.

Sul fronte adesioni, segno che i lavoratori continuano a puntare sul TFR e che i risparmiatori non si fidano della previdenza integrativa (o non hanno molta liquidità  da investire).

=> Approfondisci perché gli italiani non aderiscono ai fondi pensione

Risultato: i negoziali sono in calo a -1,2%, mentre i fondi aperti registrano una crescita, pari al 3,7%. Boom dei pip (che del resto anche l’anno scorso avevano registrato il maggior numero di iscrizioni), con un nuovo balzo del 22%.
In totale, gli iscritti ai fondi pensione sono aumentati del 6% sul 2011, raggiungendo quindi una platea di 5,8 milioni di iscritti, dai 5,5 del 2011.

Le risorse sono aumentate per tutti i segmenti, il progresso totale è del 9,7%.