Quando si compila il Conto Economico di un bilancio aziendale, nella voce E vanno indicati oneri e proventi straordinari, ossia tutti quei costi e ricavi estranei all'attività ordinaria o non riferibili ad operazioni svolte abitualmente dall'impresa.
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In nota integrativa (leggi cos’è) dovrà essere data evidenza della natura e delle operazioni straordinarie e dei relativi importi.
Si tratta, in pratica, di proventi e oneri solitamente derivanti da eventi estranei alla volontà dell'imprenditore. Le categorie di costi e ricavi straordinari possono essere così sintetizzate:
- oneri, plusvalenze e minusvalenze derivanti da operazioni con rilevanti effetti sulla struttura aziendale;
- plusvalenze e minusvalenze derivanti dall'alienazione di immobili civili e altri beni non strumentali all'attività produttiva ed estranei alla gestione finanziaria;
- plusvalenze e minusvalenze derivanti da svalutazioni e rivalutazioni di natura straordinaria;
- sopravvenienze attive e passive derivanti da fatti naturali e da fatti estranei alla gestione dell'impresa;
- componendi di reddito relativi a esercizi precedenti;
- componenti straordinari conseguenti a mutamenti dei principi contabili adottati;
- imposte relative a esercizi precedenti.
Caratteristica tipica è la sporadicità dell’evento nel tempo, la anormalità rispetto alla gestione ordinaria dell'impresa o l'entità rilevante o significativa rispetto al bilancio.
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In qualche caso può accadere che, dato il continuo verificarsi dell'evento, non si ravvisano elementi che permettono di definire l'evento straordinario. Si pensi, ad esempio, ai furti nei punti vendita della grande distribuzione. L'evento, ancorché estraneo alla volontà dell'imprenditore, non potrà essere considerato onere straordinario se si ripete con sistematicità .