Stop a Tarsu, Tari e Tia: in arrivo la Tares

di Nicola Santangelo

24 Maggio 2012 11:00

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Che si chiami Tarsu, Tari, Tia o Tares, il tributo sui rifiuti solidi urbani e sui servizi indivisibili graverà  parecchio sulle tasche degli Italiani. Questo perché, oltre alla gestione dei rifiuti, servirà  anche a finanziare altri servizi locali.
E le Amministrazioni potranno elevarlo fino a 0,40 euro al metro quadro.

Ad essere maggiormente colpite saranno imprese e famiglie numerose. La Tares scatta il prossimo 1° gennaio e sostituirà  le attuali Tarsu, Tari e Tia. Figlia adottiva del decreto Salva Italia, la Tares erediterà  dalle imposte attuali i vari criteri di imposizione e, al contempo, introdurrà  significative novità .

Fino ad oggi Tarsu, Tari e Tia hanno finanziato esclusivamente il servizio di gestione dei rifiuti urbani ma la coesistenza di queste tasse/tariffe ha creato non pochi problemi. Alcune Amministrazioni, infatti, hanno ancora in adozione la Tarsu, tassa sui rifiuti solidi urbani, una imposizione che cittadini e imprese devono versare direttamente nelle casse del Comune di appartenenza. Altri Comuni, però, richiedono il pagamento della Tari, tassa rifiuti. Recentemente per alcuni Comuni la tassa si è trasformata in tariffa e ha dato origine alla Tia, tariffa di igiene ambientale, ovvero la Tia2, tariffa integrata ambientale.

Il risultato è stato un enorme disordine e una confusione nei contribuenti che, a conti fatti, non hanno ben capito cosa devono pagare o quale servizio stanno pagando. Per non parlare, poi, delle modalità  di calcolo: nel caso della Tarsu si prende come riferimento la superficie dell'abitazione e l'aliquota del tributo; nel caso della Tia occorre far riferimento ad una quota fissa ed una variabile in base al numero degli occupanti dell'abitazione.

In effetti è molto probabile che con la Tares si andrà  a pagare di più rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi. Ma se ne guadagnerà  in termini di trasparenza. Il nuovo tributo, infatti, coprirà  anche altri tipi di servizi come ad esempio polizia locale, anagrafe, illuminazione pubblica e manutenzione delle strade e del verde e ogni contribuente sarà  messo a conoscenza della quota che dovrà  versare per coprire i servizi diversi dalla gestione dei rifiuti.