Partite Iva inattive: ultimi giorni per la sanatoria

di Nicola Santangelo

26 Marzo 2012 15:00

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Una recente analisi sulle Partite Iva ha evidenziato come siano presenti un grande numero di posizioni formalmente attive ma di fatto non operative. E' per questo che già  da qualche mese si è dato avvio ad uno strumento in grado di produrre analisi statistiche per delineare un quadro socio economico specifico per il monitoraggio delle Partite Iva.

Lo strumento ha fatto emergere una quantità  non indifferente di situazioni in cui non sono rilevate azioni, come ad esempio dichiarazioni o versamenti, che manifestino la continuità  della relativa attività , senza che ne sia dichiarata la fine, in termini di cancellazione della Partita Iva stessa.

Sotto questo aspetto la normativa è chiara: in caso di chiusura della Partita Iva è necessario compilare il modello AA9/10 e presentarlo ad un qualsiasi ufficio entro 30 giorni dalla data di cessazione dell'attività .

L'articolo 23 del D.L. 98/2011 ha voluto incentivare i soggetti che hanno dimenticato di comunicare la cessazione della propria attività  sanando la violazione tramite il versamento di un importo pari a 129 euro ossia un quarto della sanzione minima dovuta dall'attuale normativa.

Il versamento deve effettuarsi tramite modello F24 (codice tributo 8110) e non prevede la presentazione della dichiarazione di cessazione attività , perché, come specificato nella risoluzione 93 dell'Agenzia delle Entrate, il versamento effettuato correttamente sostituisce la presentazione della dichiarazione.

Il termine ultimo, a seguito delle proroghe intervenute con l'articolo 29 comma 6 del DL 216/2011 (decreto Mille Proroghe), è fissato al 2 aprile 2012.