Bonus Energia: detrazioni 36% e 55% in manovra finanziaria Monti

di Nicola Santangelo

2 Gennaio 2012 15:00

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Ultimo anno per fruire delle agevolazioni del 55% sul risparmio energetico. Dal 2013, infatti, l'aliquota passerà  al 36% e diverrà  strutturale. Ciò significa che, insieme alle agevolazioni relative alle ristrutturazioni edilizie, anche il risparmio energetico troverà  una precisa definizione nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Stop ai rinnovi e ai timori di soppressione delle agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie e sul risparmio energetico. Dal decreto salva-Italia arrivano importanti novità  in merito alle due agevolazioni che in questi anni hanno contribuito allo sviluppo delle relative attività  economiche.

In pratica le agevolazioni del 36% si estendono anche alle ristrutturazioni per calamità  naturale e agli interventi antisismici e, cosa molto importante, diverranno definitive con l'inserimento di una specifica disposizione nel Tuir. Per quanto riguarda le agevolazioni del 55% relative all'efficienza energetica saranno prorogate per tutto il 2012. Successivamente, dal 1° gennaio 2013, confluiranno nelle agevolazioni del 36% a condizione che si possa dimostrare che l'opera realizzata produce un effettivo risparmio energetico. Nello specifico, gli interventi dovranno privilegiare l'impiego di fonti rinnovabili.

Le agevolazioni, in questi anni, hanno permesso un risparmio non indifferente di energia elettrica e di emissioni di Co2 nonché hanno favorito gli investimenti per la sostituzione di finestre, impianti termici e installazione di pannelli solari con un conseguente aumento di gettito di Iva, Irpef e Ires. Non solo, poiché l'agevolazione ha incoraggiato l'emersione di una consistente quota di lavori in cui il rischio di evasione è piuttosto alto.

L'agevolazione si calcola detraendo dall'imposta il 36% o il 55% delle spese dei lavori. Attualmente il tetto massimo è di 48.000 euro per le ristrutturazioni edilizie mentre per i lavori di risparmio energetico l'agevolazione varia tra i 30.000 e i 100.000 euro. In ogni caso l'agevolazione deve essere ripartita in dieci anni. Il soggetto che può richiedere e beneficiare delle agevolazioni è il proprietario dell'immobile.