Ha fatto il suo debutto il Redditometro 2012: in data 16 novembre 2011, con il rilascio del software per la sperimentazione presso associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati, ha avuto inizio la fase di transizione verso il nuovo sistema di calcolo delle rendite presunte dei contribuenti italiani: la nuova versione del programma permetterà di confrontare il reddito dichiarato con quello che il Fisco si attende da ciascun contribuente sulla base delle spese effettuate.
Se due più due fa quattro, allora non sarà possibile dichiarare un reddito inferiore alle spese effettuate: questo in soldoni il nuovo approccio.
Il Redditometro 2012 tenterà dunque di individuare quella soglia limite, ed evidenziare tutti i contribuenti a rischio di evasione fiscale.
Ad essere coinvolti dal test del redditometro saranno principalmente aziende, professionisti e associazioni. Le prime due categorie dovranno inserire le informazioni autonomamente e in forma rigorosamente anonima; le associazioni, invece, dovranno girare le richieste del censimento da redditometro ai propri iscritti. Anche in questo caso sarà pienamente garantito l'anonimato.
Tutte le risposte inviate all'Amministrazione Finanziaria saranno, poi, analizzate da Sose, la Società per gli Studi di Settore, la quale verificherà la tenuta dei dati con le percentuali di scostamento del redditometro e riuscirà a verificare l'affidabilità dello strumento. Il risultato ottenuto da questa analisi sarà condiviso con le associazioni che, a loro volta, lo trasmetteranno ai propri iscritti al fine di individuare eventuali anomalie.
I contribuenti, almeno per il momento, possono stare tranquilli. Il Fisco, infatti, assicura che le prove avranno carattere sperimentale, saranno anonime e, pertanto, non permetteranno la formazione di liste selettive per i controlli. La verifica dei redditi partirà con le dichiarazioni del 2012 relative ai redditi di quest'anno.
E sempre a proposito di software, prossimamente sarà rilasciato un programma, accessibile dal sito Web dell'Agenzia delle Entrate, definito di autodiagnosi in quanto consentirà ad ogni contribuente di conoscere il proprio grado di corrispondenza e permetterà loro di verificare l'esposizione al rischio di subire un controllo.