Quella del 6 luglio è una data evidenziata in rosso da parecchi contribuenti. Lavoratori autonomi, imprenditori e professionisti, infatti, saranno chiamati dal Fisco per versare acconto e saldo IRAP, l'imposta che all'attualità ha sollevato non pochi dubbi e perplessità . La più grande incertezza è quella se pagare o meno il tributo!
Nonostante la scadenza ormai prossima, infatti, molti imprenditori non sanno ancora se devono o meno provvedere al versamento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive.
Il motivo di tale confusione è dato da una serie di tasselli che, a seguito di diverse sentenze della Cassazione, sono saltati e che hanno via via riconosciuto il diritto di non versare l’imposta a chi non ha i requisiti richiesti.
Quali i requisiti richiesti? Vera organizzazione produttiva, responsabilità di dipendenti e impiego esteso di mezzi. Tutto qui.
Ma molti imprenditori lamentano l'estrema soggettività delle caratteristiche.
Quale sarebbe criterio da utilizzare per valutare se un imprenditore fa un impiego esteso di mezzi?
Un imprenditore, ad esempio, potrebbe impiegare un solo mezzo e ottenere un ricavo superiore a chi ne impiega un’elevata quantità .
A una prima analisi si direbbe che la risposta al quesito esiste in termini normativi: i beni strumentali che utilizza l’imprenditore non devono eccedere il minimo occorrente per svolgere l'attività . Ma anche qui c'è qualcosa che non torna: perché mai un imprenditore dovrebbe eccedere il minimo dei beni di cui ha bisogno?
Quanto all'esistenza di una autonoma organizzazione, la sentenza della Suprema Corte, ha stabilito che risulta essere intrinseca alla natura dell’attività svolta dall’imprenditore e che l’analisi della insussistenza deve essere svolta in modo approfondito nel giudizio di primo e secondo grado.
Successivamente alle sentenze della Cassazione che hanno assolto un coltivatore diretto, un trasportatore e un tassista, ha fatto il suo debutto quest'anno, nella dichiarazione di imposta relativa all'esercizio 2010 l’esenzione per i piccoli imprenditori che lavorano da soli e con scarsa attrezzatura.
In mezzo a tanti dubbi amletici – in mezzo ai quali i contribuenti cercano di definire la propria identità fiscale – c’è una sola certezza: la scadenza del prossimo 6 luglio…!