Abbiamo scherzato, adesso restituite tutto quel che vi abbiamo dato: è questa in sintesi l'informazione letta da molti lavoratori dipendenti fra le righe della circolare 19/E che l'Agenzia delle Entrate ha emesso lo scorso 10 maggio.
Il documento fa esplicita menzione delle somme erogate dal datore di lavoro nel 2011 a titolo di premio di produttività prima della stipula dell'accordo o contratto collettivo.
Queste somme, secondo la circolare, non possono essere soggette all'imposta sostitutiva anche quando l'accordo preveda la retroattività al 1° gennaio e le somme si riferiscano a prestazioni effettuate nel 2011.
A differenza dell'anno scorso, quest'anno non sono più agevolabili le somme previste da accordi individuali.
Occorre, infatti, un accordo collettivo oppure un contratto territoriale o aziendale sottoscritto prima delle prestazioni lavorative. E’ importante, inoltre, che la forma dell'accordo sia scritta (indispensabile ai fini della prova e per evitare contenziosi).
Secondo le Entrate la normativa permette di detassare soltanto le somme erogate ai lavoratori in attuazione di quanto previsto negli accordi volti a determinare una maggiore produttività del lavoro e, pertanto, non può che riferirsi esclusivamente alle somme che verranno corrisposte a decorrere dalla firma dell'accordo.
Nessuna imposta sostitutiva del 10%, quindi, sui salari accessori relativi alla produttività aziendale in assenza di accordo. Vani anche i tentativi da parte dei datori di lavoro di prevedere la retroattività dell’efficacia. I contribuenti dovranno restituire quanto prima e comunque entro il primo agosto 2011 (scadenza che, a seguito della proroga di tutte le scadenze comprese fra i giorni dal primo al venti agosto, slitta alla data del 22 agosto 2011), tramite i sostituti d'imposta, la differenza tra tassazione dovuta e quella versata maggiorata di interessi.
I lavoratori dipendenti, pertanto, che hanno beneficiato della detassazione troveranno sulle prossime buste paga una trattenuta. Stiamo parlando di lavoratori dipendenti, molti dei quali riescono ad arrivare a fine mese con estrema difficoltà e che, anche se non si tratta di grandi importi, ne avrebbero tratto beneficio.