L'Agenzia delle Entrate è di recente intervenuta con la risoluzione 27/E per confermare che la vendita di card per la fruizione servizi è una prestazione complessa con IVA al 20%.
Nel caso specifico, si fa riferimento ad una società che stipula un contratto con un Comune, ente capofila di un raggruppamento di enti pubblici, per realizzare un progetto finalizzato a favorire l'accesso di turisti ai musei e ai beni culturali. Per fare questo vengono diffuse due card chiamate rispettivamente Tourist Card e Museum Card.
In pratica, chi acquista la Tourist Card avrà per alcuni giorni libero accesso a musei convenzionati, mostre e mezzi di trasporto pubblico locale. La Museum Card, invece, permette l'accesso libero per un anno ai musei convenzionati. Le card saranno vendute unitamente a un kit informativo, finalizzato a far conoscere la città e individuare i percorsi di visita consentendo facilitazioni e sconti sugli acquisti di beni e servizi.
Le somme incassate dalla vendita delle card saranno distribuite agli enti convenzionati e alla società di trasporti sulla base di rendiconti periodici o sul numero delle card vendute. Compito della società è quindi quello di:
- fornire consulenza e assistenza agli enti coinvolti nel progetto;
- predisporre materialmente le carte;
- stipulare le convenzioni con i musei e con la società di trasporto pubblico;
- custodire temporaneamente gli introiti della vendita delle carte;
- pagare gli aggi ai rivenditori delle Card e i compensi ai musei e alla società di trasporto pubblico.
La società riceverà dal Comune il corrispettivo stabilito dal contratto di servizi.
Premesso ciò, l'Agenzia delle Entrate si è espressa affermando che la prestazione resa dal Comune è da considerarsi prestazione di servizi unica e pertanto rientra nella previsione dell'articolo 3 del DPR n. 633/72 e come tale è assoggettata al aliquota IVA ordinaria del 20%.
Ai fini fiscali, la società dovrà rilevare i corrispettivi corrisposti dal Comune quale compenso per l'attività svolta e i costi sostenuti dalla stessa per svolgere l'attività rientrante nel contratto di servizi. Tale corrispettivo sarà anch'esso soggetto ad aliquota IVA ordinaria del 20%.