Conti d’ordine: obbligatoria la registrazione in bilancio

di Nicola Santangelo

16 Settembre 2013 15:00

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Nella redazione del bilancio dell'esercizio particolare importanza assumono i conti d'ordine. Come stabilito dall'articolo 2424 comma 3 del Codice Civile in calce allo Stato Patrimoniale devono risultare le garanzie prestate direttamente o indirettamente ossia fideiussioni, avalli, altre garanzie personali e reali prestate a favore delle imprese controllate, collegate, controllanti e di imprese sottoposte al controllo di queste ultime. Devono, inoltre, risultare gli altri conti d'ordine. La natura dei conti d'ordine è quella di evidenziare ogni forma di impegno non risultante dallo Stato Patrimoniale la cui conoscenza è utile per valutare la situazione patrimoniale e finanziaria della società . Chi redige il bilancio deve indicare l'ammontare dei rischi o degli impegni assunti dalla società  nei confronti di terzi o, viceversa, assunti o rilasciati da terzi nei confronti della società .

Questo perché la valutazione del bilancio va al di là  della semplice analisi dei valori numerici ma deve tenere conto anche della natura e dell'entità  dei rischi assunti o ricevuti dalla società  (Bilancio: conti d'ordine e garanzie dell'impresa). Sull'argomento è intervenuto anche l'Organismo Italiano di Contabilità  definendo i conti d'ordine come conti che svolgono una funzione informativa su operazioni che, pur non influendo quantitativamente sul patrimonio o sul risultato economico dell'esercizio, possono influenzare tali grandezze negli esercizi successivi.

Fra i conti d'ordine si rilevano:

  • garanzie rilasciate dalla società  o ricevute da terzi come ad esempio fideiussioni, avalli, contratti autonomi di garanzia, ipoteche, pegni;
  • impegni relativi all'esecuzione differita di alcuni contratti come ad esempio obbligazioni contratte nei confronti di terzi;
  • beni di terzi presso la società  ossia beni strumentali o merci di proprietà  altrui che si trovano presso la società  a vario titolo (in deposito, in conto lavorazione, in comodato, in pegno, in cauzione);
  • beni della società  presso terzi ossia beni di proprietà  della società  che si trovano fisicamente presso terzi.

Non devono essere indicati nei conti d'ordine gli eventi che hanno trovano allocazione nello stato patrimoniale o nel conto economico.