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Negli appalti il DURT certifica la regolarità  tributaria

di Nicola Santangelo

23 Luglio 2013 15:00

In tema di responsabilità  fiscale negli appalti sono state introdotte importanti modifiche che prevedono il debutto di un documento di regolarità  tributaria: un emendamento al DL 69/2013 (Decreto Fare) – approvato dalle commissioni riunite affari costituzionali e bilancio della Camera – subordina infatti il pagamento effettuato dall’appaltatore nei confronti del subappaltatore al rilascio del DURT (Documento Unico di Regolarità  Tributaria) da parte dell’Agenzia delle Entrate e relativo alla posizione dell’azienda subappaltatrice.

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Ogni pagamento resta sospeso senza il rilascio di un DURT positivo. In caso di inosservanza della normativa sono previste sanzioni comprese tra 5.000 e 200.000 euro in capo al committente.

Per evitare rischi, l'appaltatore dovrà  verificare il corretto versamento fiscale e tributario da parte del subappaltatore acquisendo il DURT dall'Agenzia delle Entrate.

In particolare, il documento dovrà  attestare l'inesistenza di pendenze fiscali, debiti tributari per imposte, sanzioni o interessi scaduti e non estinti dal subappaltatore alla data di pagamento del corrispettivo (o di parti di esso) previsto nel subappalto.

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Per il rilascio del DURT l'Agenzia delle Entrate si avvarrà  di un portale telematico. I contribuenti interessati al rilascio del DURT dovranno registrarsi al sistema e trasmettere online i dati contabili e i documenti relativi alle retribuzioni erogate, ai contributi e alle imposte dovute.
L’adempimento è eseguito all’atto dell'iscrizione e, successivamente, con cadenza periodica.