Le PMI ritengono che un sistema per la tracciabilità dei rifiuti sia irrinunciabile, ma il SISTRI proprio non funziona e in pagella, per oltre la metà delle imprese, si meriterebbe il voto peggiore: uno; tenendo conto anche delle aziende che hanno espresso giudizi più favorevoli, il SISTRI ottiene come voto medio un “bel” due. Insomma, una bocciatura senza appello: è il risultato di un sondaggio del Centro Studi CNA su un campione di 1.700 aziende, alle quali è stato chiesto di esprimersi su tre fattori:
- funzionalità tecnologica: media in pagella, 2,3. Il 59,5% delle imprese assegna il voto peggiore (1) e solo lo 0,5% propende per il 10;
- gestione procedure: voto medio, 2,2. Sale al 59,9% la percentuale di PMI che assegnano 1, mentre scende allo 0,1% il numero dei 10;
- chiarezza e applicabilità obblighi normativi: voto medio 2. Il 62,8% vota 1, nessuno vota 10 né 9.
Assistenza
Considerato del tutto inadeguato anche il servizio di customer care e supporto clienti: solo il 6,4% delle imprese è soddisfatto delle risposte ricevute dal contact center o dalle mail, circa il 30% è soddisfatto solo in parte, oltre il 36% esprime una bocciatura senza appello, il 26% non ha mai usato questi servizi. Un dato, fa notare la CNA,
«palesemente in contrasto con la valutazione estremamente positiva espressa da parte della Commissione di Collaudo SISTRI istituita dal ministero dell’Ambiente».
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Costi
Nei primi quattro anni di utilizzo, il 45% dei trasportatori e smaltitori (imprese per le quali i rifiuti rappresentano il core business) ha sostenuto costi superiori a 10mila euro, con punte che arrivano a 50mila. Fra i produttori i costi sono più contenuti (in genere sotto i mille euro o al massimo fra i mille e i 5mila euro). Ma anche le imprese che non sono obbligate a utilizzare il sistema di tracciabilità (quelle sotto i dieci dipendenti) ne stanno soffrendo l’onerosità scaricata su tutto il sistema. Il 18,2% lamenta un rallentamento dell’attività ordinaria dell’impresa (ad esempio, per disfunzioni dei mezzo di trasporto causati dalle black box, le scatole nere), il 14,6% ha avuto necessità di personale aggiuntivo per gestire il SISTRI e il 13,1% segnala un aumento dei prezzi per le attività di trasporto, il 12,6% l’impossibilità di completare una o più operazioni di presa in carico dei rifiuti.
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