L’ampia diffusione di Internet e della connessione in mobilità hanno dato una sferzata all’utilizzo dei social media da parte degli utenti anche a livello di interazioni per il business. E le imprese sembrano sempre più ricettive e coscienti di questo trend, riuscendo a sfruttare i social media per agevolare le connessioni con i propri partner prefessionali, e non solo per ottenere visibilità con le proprie campagne marketing ed advertising. A testimoniarlo una recente indagine realizzata da Easynet Global Services e Ipanema Technologies, condotta tra i CIO ed i direttori IT di Stati Uniti e 5 Paesi Europei, tra cui l’Italia. In generale si evidenzia una riduzione significativa del blocco delle applicazioni social media. Thierry Grenot, Executive Vice-President di Ipanema Technologies sottolinea che «i social media offrono grandi vantaggi per le imprese, per questo i responsabili IT stanno alleggerendo i controlli», tanto più che la maggioranza dei dipendenti possiede uno smartphone con il quale collegarsi comunque ai social media, ovviando ai blocchi imposti dall’azienda.Più nello specifico il numero di CIO e responsabili IT che vietano l’utilizzo di Facebook all’interno delle loro aziende è sceso del -15% rispetto al 2012 (-26% in Italia) e il blocco di YouTube è diminuito del -17% (-11% in Italia).
Presa consapevolezza dell’importanza dei social media in azienda, ora la sfida per i dipartimenti IT è quella di gestire il traffico in modo efficace e senza impattare sulle prestazioni delle applicazioni business-critical (ERP, CRM o Unified Communications): «un’esplosione di dipendenti che accedono a contenuti video di YouTube o che condividono foto attraverso Facebook può provocare un traffico sulle reti aziendali più intenso di quanto queste possano supportare e bisogna prendere in considerazione la necessità di dare priorità al traffico delle applicazioni davvero indispensabili per la produttività degli utenti e dell’azienda», continua Grenot. Interessante notare come gli Stati Uniti siano i più restii all’utilizzo dei social media in azienda: il 69% delle imprese USA limitano l’accesso del personale a Facebook e il 65% a YouTube, contro una media negli altri Paesi del 52% e 43% rispettivamente.