L’Agenda Digitale per le aziende nel 2013: come investire il budget ICT

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 30 Novembre 2012
Aggiornato 14 Gennaio 2013 09:19

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L'Agenda Digitale Italiana non stimola il budget ICT 2013 delle imprese, previsto in calo: gli investimenti si concentreranno su Gestionali, ERP, Business Intelligence e Analytics, Mobile, canali digitali, Social CRM e Cloud.

Ora che il Governo Italiano ta cercando di attuare gli obiettivi dell’Agenda Digitale per il Paese, quali cambiamenti si prospettano per le imprese? In quali aree si orienteranno investimenti e tagli nel 2013 e come si comporteranno le Direzioni ICT?

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Se ne è discusso presso il Politecnico di Milano in occasione del convegno “Quale Agenda Digitale per le imprese italiane?“, sulla base di una recente ricerca della Management Academy for ICT Executives 2012.

 
Il prossimo anno è previsto un taglio ai budget ICT intorno all’1,7%.

Le aziende del settore Finance ridurranno la spesa tecnologica dell’1,5%, l’Industria e i Servizi prevedono rispettivamente un calo negli investimenti ICT del -1,2% e -3,6%, mentre il settore Utility prevede, in controtendenza, un incremento del budget (+1,4%).

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Principali aree di investimento:

  1. Sviluppo di Sistemi Gestionali e ERP (46%),
  2. Business Intelligence e Analytics (44%),
  3. Device Mobili e Mobile Apps per il Business (35%),
  4. Dematerializzazione dei documenti e digitalizzazione di processi e relazioni di filiera (30%),
  5. Canali digitali e Social CRM (25%)
  6. Cloud (28%).

Principali sfide organizzative:

  1. Diffusione della Consumerizzazione (40%),
  2. Demand Management (36%),
  3. Governance internazionale dell’ICT (34%9,
  4. Ruoli per il Cloud Computing (31%).

«Le Direzioni ICT dovranno focalizzare i propri sforzi dandosi un’agenda rigorosa di priorità e investendo sulla valorizzazione delle risorse interne, per questo sarà fondamentale agire sulla riorganizzazione e la formazione delle persone», ha spiegato Mariano Corso, Responsabile Scientifico della Management Academy for ICT Executives del Politecnico di Milano.

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«I player di mercato dovranno ripensare i propri modelli di servizio, orientandosi sempre di più all’offerta di servizio anziché di asset ed imparare a lavorare in modo nuovo con le Direzioni ICT per il business»