Per uscire dalla crisi che attanaglia il Paese da troppo tempo, la ricetta è ormai chiara: puntare su innovazione e competitività per riguadagnare credibilità sui mercati e fiducia tra i consumatori, innescando meccanismi virtuosi che portino ad una ripresa economica solida e duratura. Ecco perché la formazione continua resta un’arma potente di presidio dei mercati, un motore della crescita per tutte le imprese che non vogliono soccombere ma piuttosto distinguersi rispetto ai concorrenti grazie a competenze e capacità dei propri lavoratori.
Per le imprese che scelgono di operare con questa visione strategica diventa allora fondamentale cogliere le opportunità offerte dal sistema italiano di finanziamento dei piani formativi. Nel panorama nazionale, spicca la nuova programmazione di Fondo For.Te., che garantisce una offerta completa per la formazione per i dipendenti, con tempi di erogazione certi, meccanismi di finanziamento vantaggiosi, strumenti e opportunità aggiuntive.
Da quest’anno, infatti, si rinnova completamente l’offerta formativa di Fondo For.Te., il fondo interprofessionale nazionale promosso da Confcommercio, Confetra, Cgil, Cisl e Uil per il finanziamento della formazione continua (principale Fondo italiano per numero di imprese aderenti). Tra le novità segnaliamo:
- Progetti Tematici Nazionali definiti ogni anno in base alle reali necessità emerse.
- Progetti Innovativi Sperimentali basati sulle sfide di mercato che richiedono alle aziende competenze specifiche.
Rinnovato anche il CIA (Conto Individuale Aziendale o di gruppo), rivolto alle imprese da 150 dipendenti in su: la nuova formula prevede l’accantonamento dell’80% delle risorse nette versate dalle aziende aderenti, che possono anche aggregarsi per promuovere progetti condivisi.
La programmazione annuale di Fondo For.Te., infine, comprende i consueti Avvisi di sistema (per rispondere ai fabbisogni aziendali, territoriali e di settore) e i Voucher per imprese e lavoratori (a regime dopo una prima sperimentazione).